Un uomo stava ritto sulla riva, appoggiato al fusto d'una giovane palma...
PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
martedì 30 aprile 2013
Leila
Un uomo stava ritto sulla riva, appoggiato al fusto d'una giovane palma. Si chiamava Khaled ed era il figlio del faraone. Non mangiava da giorni ed era estremamente disidratato, visto il clima torrido. Cosa avrebbe dato per un bicchiere di acqua fresca...Era fuggito da circa una settimana,dopo aver assassinato il padre e la madre per rubare lo "scarabeo magico". Era una collana d'oro con un ciondolo a forma di scarabeo al quale era attribuito il potere dell'immortalità. Era custodito dal faraone e simboleggiava l'immortalità della civiltà egizia.
Torta avventura
Erano appena passate le quattro di un pomeriggio di primo autunno. Sandra, la domestica, si staccò dalla finestra della cucina che dava sul lago con le labbra serrate; da mezzogiorno era già la quindicesima o ventesima volta. Questa volta, mentre veniva via disfece e riannodò distrattamente le stringhe del grembiule.
Una vita insieme a nessuno.
Attendeva non si sa che cosa.
lunedì 29 aprile 2013
Ester
Erano appena passate le quattro di un pomeriggio di primo autunno. Sandra, la domestica, si staccò dalla finestra della cucina che dava sul lago con le labbra serrate; da mezzogiorno, era già la quindicesima o ventesima volta. Questa volta, mentre veniva via, disfece e riannodò distrattamente le stringhe del grembiule.
Il grembiule
Questa volta, mentre veniva via, disfece e riannodò distrattamente le stringhe del grembiule. Era sporco. Sporco di rosso. Rosso sangue. Sandra, però, era calma e non aveva paura di essere scoperta. Andò nella camera da letto, per fortuna era al piano terra, non avrebbe fatto fatica a spostare il cadavere.
Una nuova vita
Tutto
era calmo sulle rive del maestoso Nilo. Il sole stava per scomparire dietro le
altissime cime delle immense palme piumate, fra un mare di fuoco che arrossava
le acque del fiume, facendole sembrare bronzo appena fuso, mentre a levante un
vapore violaceo, che diventava di momento in momento più fosco, annunciava le
prime tenebre.
sabato 27 aprile 2013
2000 ANNI FA
Tutto era calmo sulle rive del maestoso Nilo.
Il sole stava per scomparire dietro le altissime cime delle immense palme piumate, fra un mare di fuoco che arrossava le acque del fiume, facendole sembrare bronzo appena fuso, mentre a levante un vapore violaceo, che diventava di momento in momento più fosco, annunciava le prime tenebre.
Il sole stava per scomparire dietro le altissime cime delle immense palme piumate, fra un mare di fuoco che arrossava le acque del fiume, facendole sembrare bronzo appena fuso, mentre a levante un vapore violaceo, che diventava di momento in momento più fosco, annunciava le prime tenebre.
martedì 23 aprile 2013
Un tramonto indimenticabile
La compagnia veniva su, sbandata, per la scorciatoia che infila il crinale del colle: tanta era la fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle tre signore, non parevano nemmeno avvertiti.
I tre fratelli
La compagnia veniva su, sbandata, per la scorciatoia che infila il crinale del colle: tanta era la fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle tre signore, non parevano nemmeno avvertiti.
gli angeli esistono
La compagnia veniva su, sbandata, per la scorciatoia che infila il crinale del colle: tanta era la fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle tre signore, non parevano nemmeno avvertiti.
Il fantastico trio
La compagnia veniva su,
sbandata, per la scorciatoia che infila il crinale del colle: tanta era la
fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi
delle tre signore, non parevano nemmeno avvertiti.
Che donna! Che gran donna!
Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte
E disse:"Meglio morire che essere adulti!"
Magari era lí che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte e lei passava davanti a qualcuno, ma quel qualcuno non é che la vedesse poi cosí bene: di sfuggita, come un'ombra lei passava sotto al naso al malcapitato.
Altri gusti, se così possiamo dire..
...Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul
ponte; poteva essere ovunque, sta di fatto che chiunque l'avesse vista passare,
non poteva fare a meno di notarla.
Mi tengo dentro il vuoto che di te mi resta...
Il vecchio Ax diceva: <<Ci sono quelle sere che sono più dure, dove serve bere via le paure...>>
Era solo una storia...
Nessuno chiacchierava o cantava più come un'ora fa, sotto i castagni si intravedeva qualche riccio caduto forse a causa del vento che, sempre più prepotente, spettinava le chiome degli alberi.
LA COLLINA
La compagna veniva su, per la scorciatoia che infilava il crinale del colle:tanta era la fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle signore, non parevano nemmeno avvertiti.
lunedì 22 aprile 2013
Sorbetto al limone
... anche io l'avevo vista, fu un'occasione fortuita: sentii delle gocce sul collo, così guardai verso l'alto e la riconobbi, era la contessa di cui tutti parlavano.
domenica 21 aprile 2013
La compagnia
La compagnia veniva su, sbandata, per la scorciatoia che
infila il crinale del colle: tanta era la fretta che i sassi rimossi dai
ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle tre signore, non parevano
nemmeno avvertiti.
" TI VA UN CAFFè INSIEME?"
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte.
giovedì 18 aprile 2013
mercoledì 17 aprile 2013
La casa abbandonata
Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero. Salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti andare fuori, c'è un sole splendido oggi! No? E va bene, come vuoi. Ma adesso ascoltami .
martedì 16 aprile 2013
Lettore avvisato, mezzo salvato.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di
meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti recuperare
la vespa rossa fiammeggiante che fino ad ora hai lasciato nel tuo garage
protetta da un esile telo scuro. Potresti decidere di sfrecciare ai limiti
della velocità lasciando che i tuoi capelli vengano pettinati dal vento, rifiutando di metterti il casco.
Segreto fatale
Se stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero.
Salvati.
leggendo..
Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero.
ceniamo insieme, papà
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman.
Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato da qualche parte, sicuramente ad una meta, a lui ancora sconosciuta.
ASSASSINO SULL' AUTOBUS
Il silenzio della neve,
pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato
l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò
che sentiva dentro.
Il silenzio della neve.
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato da un villaggio immerso nella campagna, all'affollatissima Milano. Aveva passato la sua adolescenza e parte degli anni successivi in una cascina insieme alla sua povera e vecchia nonna. La donna l'aveva accudito ed aveva reso meno amaro il distacco dai suoi genitori, tragicamente morti in un'incidente stradale.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato da un villaggio immerso nella campagna, all'affollatissima Milano. Aveva passato la sua adolescenza e parte degli anni successivi in una cascina insieme alla sua povera e vecchia nonna. La donna l'aveva accudito ed aveva reso meno amaro il distacco dai suoi genitori, tragicamente morti in un'incidente stradale.
Ciao mamma...
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato da sua madre, all'ospedale.
Il pianoforte
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato dall'affollatissima Roma ad un piccolo paese sperduto nelle montagne, avvolto dal brillante candore della neve. Era un uomo piuttosto vecchio e molto introverso. Immerso nei suoi pensieri si accorse appena che aveva terminato il lungo viaggio e, dopo aver recuperato la sua valigia, scese salutando cordialmente l'autista.
Armando
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
Confessione.
Se
stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché
Pioggia
Potresti guardare una saga di un film, tanto per annoiarti, oppure rileggere un libro che ti é sempre piaciuto. Qualunque cosa é meglio di questa storia... mi raccomando, se c'é il Sole non leggere per nessun motivo: alla fine per te sarà come se piovesse.
La solitudine
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro
all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe
chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
lunedì 15 aprile 2013
Angela
Ci sarà pure
qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che
so, potresti uscire e farti una passeggiata. No eh? Proprio non ti va. Ok; poi
però non venirmi ha dire che questa storia ti annoiava, perché hai scelto tu di
stare ad ascoltarmi.
Il libro
...
Oppure, se hai proprio del tempo da buttare , che so, potresti andare a trovare il tuo vecchio vicino di casa e invitarlo a fare una partita a scacchi.
Oppure, se hai proprio del tempo da buttare , che so, potresti andare a trovare il tuo vecchio vicino di casa e invitarlo a fare una partita a scacchi.
domenica 14 aprile 2013
Cosa pensi di me?
Il silenzio della neve, pensava
l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di
una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva
dentro.
BIANCO COME LA NEVE
Il silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva dentro.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato dalla fermata sotto casa sua al cimitero di Londra.
Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato dalla fermata sotto casa sua al cimitero di Londra.
I SACRIFICI DI CRISTIAN E IRISSA
Il
silenzio della neve, pensava l'uomo seduto dietro all'autista del
pullman. Se questo fosse stato l'inizio di una poesia, avrebbe
chiamato "silenzio della neve" ciò che sentiva
dentro.
venerdì 12 aprile 2013
giovedì 11 aprile 2013
mercoledì 10 aprile 2013
martedì 9 aprile 2013
La casa dei ricordi
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida come una nave.
Viva l'amore!
«Cosa prendiamo?» chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. «Fa piuttosto caldo» disse l'uomo.
L'amuleto
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida come una nave.
Il binario del ritorno.
"Cosa
prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo
sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.
-Forse
sei troppo agitato, è solo un viaggio e, dopotutto, sei abituato a vagabondare per il mondo..- disse la
ragazza facendo scorrere la sua mano lungo il tavolo, per intrappolare quella
dell’amico, senza smettere di guardarlo negli occhi.
L'Oceano e la Luna.
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida come una nave. L'ombreggiavano alte palme da cocco piegate dagli alisei, e uscendo di casa dal lato dell'oceano si poteva scendere per la scogliera, traversare la striscia di rena bianca ed entrare nella Corrente del Golfo. A guardarla in una giornata senza vento l'acqua della Corrente era blu scuro. Ma quando ci s'immergeva, sopra quella rena bianca e farinosa c'era solo la luce verde dell'acqua, e di ogni pesce grosso si vedeva l'ombra molto tempo prima che quello potesse raggiungere la spiaggia.
Finché morte non vi separi
"Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.
"Perché non prendiamo due succhi di frutta, allora? Tu come lo vuoi?" gli chiese Sonia. "Oggi ho voglia di strawberry!" disse Luke col suo accento americano.
"Perché non prendiamo due succhi di frutta, allora? Tu come lo vuoi?" gli chiese Sonia. "Oggi ho voglia di strawberry!" disse Luke col suo accento americano.
Un sogno
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di
terra tra la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una
costruzione solida come una nave.
Un mare spietato
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto.
La barca color corallo
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto.
L’AMERICANO, LA SPAGNOLA E IL CAMERIERE
Le colline che attraversano la valle dell'Ebro erano lunghe e bianche.
La follia
Ma quando ci s'immergeva, sopra quella rena bianca e farinosa c'era solo la luce verde dell'acqua, e di ogni pesce grosso si vedeva l'ombra molto tempo prima che quello potesse raggiungere la spiaggia.
Derek fissava l'orizzonte. Abbassò lo sguardo sul grande oceano, le cui acque gli ricordavano gli occhi di sua figlia Kate, blu scuro, profondi come un abisso.
Derek fissava l'orizzonte. Abbassò lo sguardo sul grande oceano, le cui acque gli ricordavano gli occhi di sua figlia Kate, blu scuro, profondi come un abisso.
Caffè
Contro il fianco della stazione c'era l'ombra calda dell'edificio e una tenda, fatta di filze di tubetti di bambù, appesa davanti alla porta aperta del bar, per tener fuori le mosche.
"Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.
"Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.
BINARIO NUMERO DUE
Le
colline che attraversano la valle dell'Ebro erano lunghe e bianche. Di qua non
c'era ombra né alberi, e la stazione era tra due file di binari sotto il sole.
Contro il fianco della stazione c'era l'ombra calda dell'edificio e una tenda,
fatta di filze di tubetti di bambù, appesa davanti alla porta aperta del bar,
per tener fuori le mosche. L'americano e la ragazza che era con lui sedevano a
un tavolo all'ombra, fuori dell'edificio.
Il peggio deve ancora venire.
Lungo la scogliera vi era nascosta una grotta, ma solo chi era veramente esperto di quei luoghi lo sapeva.
Suggestione.
"Cosa
prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo
aveva messo sul tavolo. "Fa
piuttosto caldo" disse l'uomo.
Ed
aveva ragione, il calore faceva tremolare l'aria e creava la strana
illusione di bagnato sull'asfalto.
L' URAGANO
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto
lunedì 8 aprile 2013
Il Faro
La
casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e
il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida
come una nave.
Addio
Arrivò il
cameriere: “Cosa vi porto, ragazzi?”
“Per me una
coca, grazie. Se è possibile con ghiaccio"
Rimasero un attimo in silenzio.
Rimasero un attimo in silenzio.
Il ritorno
Dietro questo paesaggio i bambini aspettavano sempre il vecchio pescatore Elia. Lui era un uomo brusco, ma buono. Raccontava sempre di strane avventure di quando era vice-capitano di una nave chissà quale...
domenica 7 aprile 2013
M
scritto da Eugenia
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore.
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore.
IL SOGNO DI STEVEN
La
casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra
la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una
costruzione solida come una nave.
sabato 6 aprile 2013
L'AMORE DELL'OCEANO
La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto. Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida come una nave. L'ombreggiavano alte palme da cocco piegate dagli alisei, e uscendo di casa dal lato dell'oceano si poteva scendere per la scogliera, traversare la striscia di rena bianca ed entrare nella Corrente del Golfo.
venerdì 5 aprile 2013
mercoledì 3 aprile 2013
La rondine Louis
Louis era molto preoccupato per la sua gente, tutte quelle brutte giornate che hanno fatto ritardare i piccoli assaggi di primavera di inizio marzo non erano previste. Non sapevano che avrebbero dovuto aspettare di migrare per tornare nei loro nidi.
GLI INSEPARABILI
Lo sparo emise un suono secco e
acuto, seguito subito dopo da un silenzio tombale, come se il tempo si fosse
fermato. Hugo rimase impietrito davanti alla finestra ad osservare l’uomo che
si muoveva svelto tra gli alberi nel parco di fronte.
La gelosia, altro che brutta bestia, ti devasta..
Tutto era
fermo.
Parigi sembrava nel pieno dell’inverno. No anzi, non nel pieno dell’inverno, assomigliava più al clima cupo della sera, quando il dott. Jackill si trasformava in mr. Hide;
Parigi sembrava nel pieno dell’inverno. No anzi, non nel pieno dell’inverno, assomigliava più al clima cupo della sera, quando il dott. Jackill si trasformava in mr. Hide;
Turbine
A Parigi anche la
notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo
un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso.
Così
dal nulla si levò un gran vento, non una brezza tiepida e
primaverile come si confaceva alla stagione che avrebbe dovuto
sbocciare ormai a giorni, bensì un'aria fredda e tagliente:
quell'aria che fa sbattere le porte e sibilare le imposte.
Nuvole nere, poi è arrivato lui...
- scritto da Camilla Attolini
Quell'ultimo giorno d'inverno non aveva risparmiato nessuno, un grosso acquazzone aveva costretto tutti i parigini a rinchiudersi nelle case e negli uffici, le strade erano completamente deserte, Parigi era diventata una triste città annoiata, che aspettava con ansia l'arrivo del 21 marzo...
il verde distrutto
Un fulmine aveva squarciato il cielo dividendolo in tanti pezzetti come in un puzzle e questi staccati gli uni dagli altri lasciarono sgocciolare una fastidiosa pioggerellina.
martedì 2 aprile 2013
Run away
Il grande orologio aveva rintoccato ormai sette volte.
In lontananza si poteva udire il rumore delle serrande che chiudevano e gli sbadigli del vecchio Tom, il calzolaio.
Nostalgia di primavera.
Nonostante
mancasse un solo giorno all'inizio della primavera, un cielo cupo e grigio,
colmo di nuvole minacciose, dominava i cieli di Parigi.
Flora.
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso.
La gara di ballo
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso.
Moda primaverile
La primavera si era beffata di tutti... persino i poveri uccellini rimasero senza parole. Parigi era immersa in una coltre di nebbia, gelida e il vento tagliente sembrava spezzare i poveri rami che avevano gettato soltanto qualche timido bocciolo
ULTIMO GIORNO D'INVERNO
La città delle luci era immersa in una leggera foschia mattutina che rendeva le vie di Parigi tristi e cupe, la luna aveva lasciato posto al sole che faceva capolino da dietro nere nubi e gli uccellini rallegravano quell'ultimo giorno d'inverno, festeggiando l'arrivo di una primavera che sembrava ancora lontanissimo.
PRIMAVERA DOVE SEI?
Il sole emerse dalle nebbie sanguigne striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di Marzo giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva da nessuna parte.
lunedì 1 aprile 2013
La cupa Parigi
L'inverno, la pioggia, il freddo non sembravano mai cessare. Ogni
giorno pareva sempre essere più cupo e in pochi riuscivano a sopportare
la malinconia che quelle giornate riuscivano a trasmettere.
Primavera dove sei?
La primavera non sembrava piu' arrivare. Erano mesi ormai che il cielo era grigio e coperto di nubi cariche di pioggia, che continuava a cadere persistente. C'erano stati soltanto alcuni giorni di sole ma poi si era tornati subito al solito tempo piovoso e freddo. Il vento sferzante che portava con se le grandi gocce di pioggia gelata sembrava non cessare mai.
Arriva la Primavera !
Mary dormiva profondamente,erano le due del mattino quando Milú,il suo gattino,andò a svegliarla.
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