martedì 16 aprile 2013

Lettore avvisato, mezzo salvato.


Salvati.        

Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti recuperare la vespa rossa fiammeggiante che fino ad ora hai lasciato nel tuo garage protetta da un esile telo scuro. Potresti decidere di sfrecciare ai limiti della velocità lasciando che i tuoi capelli vengano pettinati dal vento, rifiutando di metterti il casco.
Potresti sempre seguire il lungo mare, osservare le sfumature azzurre chiare delle onde, inspirare l’aria ricca di salsedine. Se preferisci puoi anche fuggire di casa, riempire mille borse, valigie, bagagli e scappare per sempre, mollare la tua vita per creartene un’altra da capo, senza errori e problemi. 

Potresti scegliere di fare qualsiasi cosa, piuttosto che sederti su di una comoda poltrona, davanti al dolce tepore emanato dal camino, con l’idea di leggere il solito libro. Questo non è il solito libro, non si tratta della tipica storiella dove lui ama lei, ma lei ama un altro… 

No. 
Tra queste pagine è racchiusa una storia. Una storia complicata che scandalizza, che fa storcere il naso, che inevitabilmente vi spingerà ad emettere nei confronti del suo protagonista, un aspro giudizio morale. 

‘Zaccaria’.
Il nome che viene presto affrescato sul lato di corso Vittorio Emanuele. Il colore rosso della bomboletta spray inizia a colare, dando un tocco di sinistra inquietudine all'appellativo del ragazzo.  Zaino in spalla straripante di bombolette di tutti i colori, ormai il giovane non trova più soddisfazione nel deturpare ogni muro, vagone di treno, portone o finestrino di metropolitana.. La sua rabbia ha bisogno d’essere sfogata su qualcosa di più grande.


Perché non il Duomo di Milano?

E’ notte fonda. Immerso nel buio, Zaccaria si copre la testa con il cappuccio, attraversando Piazza Duomo senza problemi.
Un sorriso amaro si delinea via via sul suo volto, dai lineamenti non privi d'una nota infantile: riesce già ad immaginare le facce che potrebbero fare i suoi compagni di scuola maggiormente odiosi, nel ritrovarsi faccia a faccia con la cattedrale simbolo della loro metropoli, magistralmente "decorata" dalla sua inconfondibile mano d'artista.
Ci vedrebbe bene sghiribizzi di giallo e di ciano, d'ocra  e di amaranto tutti insieme, sulla facciata dell' edificio : potrebbe diventare di certo la Tag più ambiziosa e provocatoria che un writer abbia mai realizzato; ed è per questo che, Zaccaria, è più che deciso a non lasciarsi sfuggire l'occasione di realizzarla, distraendo la Sorveglianza Notturna con un ingegnoso espediente.

-Chi va là?
Il guardiano di notte, un uomo  sulla quarantina d'anni con una divisa sbiadita appiccicata addosso, si lancia come previsto all'inseguimento di  Bansky, il pastore tedesco di Zaccaria, oramai più che abituato ad eseguire per l'amato padrone sempre lo stesso numero.
Mentre il cane, digrignando i denti ed avanzando con minaccioso verso il custode, lo tiene impegnato in prossimità della facciata dell'edificio rivolta ad est, Zaccaria si affretta ad agire esattamente dalla parte opposta, agitando la bomboletta azzurro cielo nella mano sinistra.
Nonostante la moderata oscurità, per Zaccaria è quasi impossibile non accorgersi che, impalata di fronte alla facciata principale del Duomo, si trova una seconda persona, occupata a decidere in fretta cosa sia 'giusto' fare. 


- Ehi, tu? - Sussurra quindi Zaccaria, sperando che, nel frattempo, il guardiano notturno non sia riuscito ad avere la meglio su Bansky -Si può sapere chi sei? Hai intenzione di rubarmi il mestiere? 

Senza fornire alcun tipo di risposta soddisfacente, la misteriosa presenza si limita a voltarsi di scatto.
Zaccaria rimane a bocca aperta.
Non ci può credere.


E' o non è il suo fratellino Samuele, di ben quattro anni più piccolo quello che, oltre ad essere fuggito di casa in piena notte, si sta ora apprestando a commettere un atto vandalico in piena regola, utilizzando per di più una delle sue preziosissimi bombolette spray?

Prima che tu mi faccia una qualsiasi domanda devi promettermi che non lo dirai a mamma!- Piagnucola Samuele, abbandonando per un istante le sembianze di criminale notturno per ritornare a vestire i panni del ragazzino di dieci anni che è -...perfavore..!-


-Mmmh....SE e COME dirglielo lo deciderò poi, ok?- Lo sguardo di Zaccaria si incolla nuovamente al viso affranto del fratellino minore-....che ti è saltato in testa, si può sapere? Fuggire di casa a quest'ora di notte! E per deturpare il patrimonio storico della città, per giunta!
Samuele abbassa la testa, sollevando con le scarpe da ginnastica la polvere che ricopre il lercio acciottolato pubblico. Si stringe nelle spalle.



- Non lo so. E' che..........ho fatto una scommessa con il bullo della classe, stamattina. Volevo dimostrargli che non sono una "mammoletta"..- Il ragazzino tira su con il naso, a stento contenendo l'imbarazzo di fronte al tono inflessibile ed accusatorio di suo fratello Zaccaria -....e poi... tu che diritto avresti di farmi prediche, sentiamo?! Non era forse quello che stavi per fare anche tu?! Per una volta, volevo solo provare ad assomigliarti.....-



Zaccaria resta per un istante in silenzio, a metà tra l'intenerito e l'imbarazzato. Certo; si sente decisamente onorato dall'aver potuto comprendere quanto a Samuele stia a cuore seguire il suo esempio. Eppure, al tempo stesso, si rende conto finalmente di quanto distratto, indisponibile e pessimo sia stato come fratello, sino a quel momento.



E' chiamato a compiere una scelta dura, dannazione. Consacrare finalmente la propria fama di Writer imprendibile ed irrispettoso della legge con un'opera destinata a far parlare di lui a lungo oppure, per una volta, fare semplicemente "la cosa giusta"?



Senza darsi il tempo di ripensarci, afferrato il fratellino per un braccio, il ragazzo emette un fischio acutissimo, nel tentativo di richiamare l'attenzione del cane.
Rispondendo all'appello, Bansky raggiunge la coppia di giovani inseguito dalle grida del guardiano notturno, che ha tutta l'aria di volersi vendicare delle angherie subite.
I ragazzi montano rapidi sulla vespa di Zaccaria, rapidamente inghiottiti da quella stessa notte di stelle e di brezza.
- Gr- grazie..- Mormora un po' imbarazzato, stringendo al petto il cane, il piccolo Samuele -...so quanto ti sia costato rinunciare ad affrescare il Duomo. Sarebbe stata la tua opera d'arte più grandiosa...-

- Dovere.....- Borbotta Zaccaria, simulando disinteresse, mentre guida per quei pochi chilometri che ancora li separano da casa -....in fin dei conti, ce ne saranno altre, d'occasioni.


La luna splende alta sopra le teste dei tre viaggiatori notturni custodendo due segreti. 
La  contentezza di Samuele per aver avuto la riprova che, suo fratello, nonostante sia un po' impacciato nel dimostrarlo, gli vuole veramente bene e l'altrettanto silenziosa soddisfazione di Zaccaria.
Una grande consapevolezza, infatti, stanotte, gli farà dormire sogni più tranquilli, nonostante tutto quello zuccheroso perbenismo un po' irritante. 
Ha lasciato la sua bomboletta, sul luogo del "delitto". Quella che si stava apprestando ad utilizzare. 
Perchè gli animali selvatici fanno così, in fondo. 
Marcano il territorio.
E Zaccaria, con quell'ambizioso quanto pericoloso tentativo, ha tutta l'intenzione di cimentarsi di nuovo: non ci si scappa. Lo farà la sera successiva. 
Perchè come gli animali selvatici lui non cambierà mai, in fondo.
E gli piace, esattamente,così.


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