martedì 9 aprile 2013

Suggestione.

"Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.
Ed aveva ragione, il calore faceva tremolare l'aria e creava la strana illusione di bagnato sull'asfalto.

La stazione, isolata dal resto del paese, appariva alla coppia deserta, eccezion fatta per il vecchio gestore del bar e per la moltitudine di fastidiosissime mosche e zanzare.

L'arido terreno tutto intorno dava l'impressione di trovarsi in un film western e la ragazza aveva come la sensazione che da un momento all'altro sarebbero apparsi due banditi pronti al duello; se volgeva, invece, lo sguardo alla casupola del bar, piccola e semplice ma ridipinta di fresco con una cassetta di fiori che resistevano ancora nonostante il caldo e l'arsura, le soggiungeva alla mente ben altro scenario: seduta al tavolino di ferro battuto le sembrava di essere ad una raffinata colazione all'aperto con esponenti della nobiltà inglese mentre si discuteva di letteratura come nei film d'epoca.

Osservando l'uomo che stava uscendo in quel momento dal bar con due limonate in mano si sentiva, invece, esattamente come la protagonista di un film d'amore nel bel mezzo di un viaggio avventuroso con il suo compagno.

Il fischio sibilante del treno direttissimo in arrivo la distrasse dalle sue fantasie e prendendo per mano l'uomo si avviò quasi correndo al binario salendo sul treno che sbuffava inquieto. I due si sedettero sorridendosi l'un l'altra mentre il treno ripartiva sferragliando verso nuovi luoghi e nuove suggestioni.

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