martedì 16 aprile 2013

Antonio

Aveva preso il pullman che l'avrebbe portato dai suoi veri genitori.

L'uomo, si chiamava Antonio e aveva 27 anni. Abitava in Francia, a Parigi. All'eta' di 22 anni aveva scoperto che i suoi veri genitori abitavano a chilometri e chilometri di distanza da lui, in Albania e percio' lui era un bambino adottato.
Comincio' per lui un periodo di lunghe ricerche e, dopo tanto tempo, si mise finalmente in contatto con loro e cosi eccoci qua, a compiere questo viaggio per un paese straniero.
Antonio, ai suoi genitori adottivi voleva molto bene: li riteneva due persone buone, intelligenti, dolci... lo avevano sempre sostenuto per la scuola e lo avevano aiutato a superare problemi come solo i propri genitori sanno fare.
Prese il pullman delle sette diretto a Tirana, citta' dove risiedevano i suoi genitori naturali. Il viaggio, a lungo andare, si fece stressante e il ragazzo cominciava ad angosciarsi, ma, allo stesso tempo, la curiosita' lo dominava. Si chiedeva come sarebbero stati e come lo avessero accolto.
Arrivo nella capitale la sera tardi dove aveva prenotato per una notte in un comodo albergo vicino alla stazione. L'incontro sarebbe avvenuto la mattina seguente.
Entro' nella sua camera, mise a posto la valigia e si fece una rilassante doccia pensando all'indomani.
Coricatosi, i suoi pensieri si accavallarono; Si chiedeva  perche' lo avessero abbandonato? Forse sono stati costretti a farlo? Avranno ricevuto dei soldi? Paragonava quelle persone sconosciute ai suoi beri genitori, come avrebbe reagito? Travolto da queste emozioni si assopi', la notte trascorse agitata. Il mattino lo colse confuso, ma deciso ad affrontare la situazione.
L'appuntamento era in una piazza con al centro un'impinente fontana. Li avrebbe riconosciuti da una fotografia che gli avevano spedito nell'ultima lettera dandogli appuntamento in questo luogo. Arrivo' in largo anticipo, nascondendosi dietro ad un gruppo di persone per vedere come erano. Ad un certo punto, senti una voce da dietro di se', si giro di scatto e sorpreso vide i suoi genitori.
Le emozioni che provo'erano tante, ma quella che lo stupi' di piu' fu quella di vedere due persone completamente estranee. Penso' ai suoi cari lasciati in Francia e provo' una grande nostalgia. I veri genitori sono quelli che allevano, curano, amano e sono sempre presenti a sostenere la vita dei propri figli. Questo grande silenzio che aveva nel cuore, piano piano svani'.

1 commento:

  1. avessero > avrebbero
    Arrivo > Arrivò
    lo avessero > lo avevano
    Forse sono stati > erano stati
    Avranno > avevano
    beri < veri
    un'impinente > imponente
    senti > sentì
    provo'> provò
    voce da dietro> voce dietro
    giro > girò
    stupi'> stupì
    piu'> stupì
    altri accenti non aposrofi

    quanti errori!

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