Un uomo stava ritto sulla riva, appoggiato al fusto di una giovane palma
: si chiamava Omar. Come al solito stava aspettando il suo amico Hamza per andare al palazzo reale. Erano i guardiani della sala del faraone,pezzi grossi. Eccolo, là, che arrivava con il bronzo in mano. Si salutarono e iniziarono ad avviarsi. Al mercato c' era un gran casino, non si riusciva a passare con tutti quei mercanti e quegli artigiani, era un mare che ti travolgeva e ti trascinava sempre più lontano dalla costa. A un certo punto, Omar non riuscì più a vedere il suo amico: era scomparso tra la folla. Iniziò a girovagare, dando dei colpetti a quelli che che gli volevano vendere delle caprette o dell' olio. All' improvviso venne afferrato da quattro uomini agli arti e lo portarono in una tenda giusto un po più isolata dalle altre. " Dacci la chiave della sala del faraone se non vuoi che ti facciamo del male" disse un tipo e ,poichè sembrava molto minaccioso e muscoloso, gliela tese. Lo legarono al palo di legno della tenda e se ne andarono. Guardando un po' in giro, scorse il corpo di Hamza e notò che aveva perso i sensi. Per liberarsi, sfregò continuamente la fune contro il palo: ci volle un po'ma ce la fece. Andò a risvegliare l' amico, e subito ripartirono per arrivare al palazzo e andare a salvare il faraone. Cercarono di urlare il più possibile arrivati al palazzo per attirare attenzione, e riuscirono a richiamare a loro un buon numero di guardie. La luminosa sera si stava avvicinando sempre di più e le guardie correvano in lungo e in largo il palazzo per arrivare al salone. Appena arrivarono, spalancarono il portone e videro che un signore di 40 anni massimo teneva per il collo il faraone con una mano e con l' altra reggeva un machete. " Se fate un passo lo uccido" disse il signore, e nessuno non sapeva come riuscire a salvare la vita del faraone. " Restituiscimi il regno e tutti i tuoi che beni che dovevo ereditare io da nostro padre!". Capimmo tutti che era il fratello scomparso del faraone e che voleva impossessarsi del trono. Alzò il machete, e proprio mentre stava per sgozzare il faraone, uno scorpione cadde dal soffitto e gli arrivò sulla spalla, dove lo punse.
Scacciò via lo scorpione, ma ormai il danno era già stato fatto. Iniziò a sentire dei formicolii a tutto il corpo e cadde all' indietro, paralizzandosi sempre di più. Morì sul tappeto, davanti al trono, per infarto. Fu indetta una grande festa per la salvezza del faraone e per il coraggio delle guardie di averci almeno provato, ma, cosa più importante, venne aggiunto un nuovo dio nel pantheon egiziano: lo scorpione!
giusto un po più > solo un po' più
RispondiEliminaun po'ma ce >un po', ma ce
in largo il palazzo> in largo per il palazzo
machete> attento è un'arma tipicamente latino-americana
;)