Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere.
Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti farti una passeggiata oppure un bel pisolino.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti farti una passeggiata oppure un bel pisolino.
Sei ancora lì? Va bene ma non dire che è stata tutta colpa mia se finirai
in guai seri, io ti avevo avvisato!
Tutto ebbe inizio in
un monotono giorno d’autunno, ricordo che era una mattina particolarmente
fredda, l’inverno era ormai alle porte. Erano circa le cinque di mattina quando
uscii di casa, non c’era anima viva. Lo so che era molto presto ma solitamente
incontravo alcuni temerari che facevano jogging. Al momento la cosa non mi
turbò affatto, ma ero ignaro di quello che mi sarebbe accaduto.
Stavo passando davanti
alla scuola elementare quando iniziò a soffiare forte il vento e un pezzo di
carta appallottolato mi colpì il petto; lo raccolsi e lessi.
Iniziava proprio con ciò
che c’è scritto qua sopra:” Se stai per metterti
a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero ... ”.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero ... ”.
Non so perché ho proseguito a leggerlo, ma
sentivo dentro di me una voglia impellente di scoprire cosa fosse capitato all’uomo
che aveva scritto quel testo. Ma non sapevo che sarebbe capitata anche a me la
stessa cosa.
Sei ancora
in tempo per gettare via questo pezzo di carta. Fallo ti prego.
Non rimasi
sconvolto da ciò che avevo letto, pensai che fosse tutto opera di un pazzo, ma
la sera capii che l’uomo aveva ragione.
Alle otto
e mezza il mio capo mi chiamò dicendomi: “ Ciao Franco, l’azienda sta facendo
dei tagli e sono stato incaricato di licenziare un quarto del personale, mi
spiace ma sono i tuoi ultimi mesi lavorativi”, non riuscivo a parlare e
così riattaccai il telefono.
Quando
venne a conoscenza del mio licenziamento mio moglie mi lasciò e si prese la
casa, la macchina e mio foglio. Rimasi solo. Andai a chiedere ospitalità a
tutti i miei amici ma nessuno mi voleva ospitare.
Diventai
pazzo: continuavo a ripetere d’essere stato maledetto come lo sei stato tu ora!
Ti avevo detto di non leggere.
foglio>figlio
RispondiEliminaamici, ma
come farò? ho dovuto leggere per forza! :"(
Mi piace tanto tanto!
RispondiElimina