martedì 23 aprile 2013

Sarà l'aurora.

Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva.
 
Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte... non importa molto ciò che era occupato a fare, l’importante era che la notava per primo in tutta la sua bellezza.

E proprio uno di noi la adocchiò lì per lì, quasi per caso. Compariva dal nulla, mentre si diffondeva silenziosa e passiva nel cielo notturno. Riccardo s’era recato sul ponte principale per prendere una boccata d’aria dopo il furibondo litigio in cui era stato coinvolto. Nella pace della notte, accompagnata dal rumore delle onde che venivano infrante man mano che la nave avanzava la sua tratta, lo raggiunsi con lo scopo di confortarlo.

Appena mi sporsi verso la ringhiera sentii la brezza marina colpirmi forte in viso. Mi fermai al fianco di mio fratello iniziando, come lui, ad osservare lo scorrere rapido delle acque. Sapevo bene a cosa stesse pensando. Da tempo Riccardo non andava d’accordo con mamma e papà, non era la prima volta che iniziavano un litigio che sembrava non avere fine. I nostri genitori lo credevano immaturo nonostante la maggiore età, proprio per questo l’avevano trascinato in crociera.

Restammo entrambi in silenzio per un tempo indefinito, forse poco o forse tanto. Glielo si leggeva sul viso che stava cercando le parole adatte per cominciare a sfogarsi con me.
-Normalmente in nottate come queste accade qualcosa di speciale…Nel cielo dico. Quando è così scuro è perché magari vuole permettere ad una stella di brillare più delle altre… Lascia perdere, sono solo sciocchezze..- disse dal nulla, mentre si torturava le mani stringendo con forza la ringhiera.

-Lo sai che non lo sono… Mi piace quando parli del cielo, sai ti si illumina il viso.. Come se parlassi di una fidanzata.-  Riccardo sorrise. Di un sorriso tipicamente suo; così disperatamente bello che, nonostante l’oscurità mi impedisse di apprezzarlo a pieno, riuscì a far sorridere anche me.

Alzò il viso verso il cielo e in quel momento la vide. Fu come se nel cielo ci fosse stata un’esplosione di mille colori. L’aurora boreale si stava diffondendo nel firmamento spingendo tutti i presenti sulla nave a rivolgere la punta del naso verso il cielo per ammirare tutta quella meraviglia.

Riccardo fu proprio il primo a vederla; la scorse nel momento in cui iniziava a troneggiare nei cieli. Rimanemmo entrambi senza parole nell'assistere allo spettacolo. 



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