domenica 21 aprile 2013

" TI VA UN CAFFè INSIEME?"

Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa... e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire... Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi... Eppure c'era sempre uno, uno solo, uno che per primo... la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte. 

In qualsiasi caso la si vedeva.
Quando era sul ponte principale si vedevano i suoi capelli ricci neri che seguivano la direzione del vento .
I suoi occhi  blu oceano riuscivano a immobilizzare ogni passante. 
Quegli occhi erano come uno scrigno, capace di intrappolarti nelle sue profondità e lasciarti andare quando li chiudeva.
Il suo corpo così elegante riusciva a far sì che i sogni diventassero realtà , ogni uomo sogna di avere una donna come lei.
Basta solo uno sguardo e ti innamori follemente del suo sorriso, ce l'hai in mente la sera successiva e quella dopo ancora.
Non puoi toglierlo dai tuoi pensieri.
Non riesci a dimenticarlo dopo aver capito che non può essere tuo. Solamente tuo.
Sembrava che facesse apposta ad apparire in pubblico, in realtà su una nave non c'è molto da fare.
Devi solo sperare che tra i mille uomini presenti, lei scelga te.
Ogni giorno passato sull'imbarcazione la guardavo per qualche minuto, ma che dico minuto, ORE!
Non ho mai provato niente di così "strano" per una donna nella mia vita.
Come se i giorni in cui non la osservo bene, fossero giorni non vissuti, persi, inutili.
Che strano potere che hanno le donne, prima te ne innamori, poi ti convinci che sia il regalo più bello della tua vita e alla fine succede una disgrazia, lei non è più tua, ma il suo cuore appartiene a qualcun altro.
Sentii dei passi che si avvicinarono alla mia stanza. Era lei.
Ero più felice di un bambino nel giorno di Natale.
Sentii bussare. Uscii.
Finalmente la domanda che aspettavo da tempo:" ti va un caffè insieme?"
Sì, perchè bere un semplice caffè significa parlarsi e quindi guardarsi negli occhi. Si sa mai che scatti una scintilla.
Le mie labbra pronunciarono un SI  decisivo, nella mia testa mi convinsi che i sogni possono diventare realtà.

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