martedì 9 aprile 2013

Il peggio deve ancora venire.

Lungo la scogliera vi era nascosta una grotta, ma solo chi era veramente esperto di quei luoghi lo sapeva.
Moira amava molto andarci, in quel posto la sua mente vagava libera e per un attimo non si preoccupava dei problemi che la opprimevano, qui era così a suo agio che a volte si addormentava. Un giorno, durante un sonnellino all'intero del suo rifugio, degli spruzzi d'acqua salata le bagnarono il viso e la fecero svegliare, pensò subito che fossero state le onde del mare ma invece no, quando aprì gli occhi vide nell'acqua una figura, aveva lunghi capelli rossi e gli occhi verdi, era bellissima, a un certo punto la sagoma s'immerse e Moira notò che al posto delle gambe aveva... una coda? Sì, una coda di delfino azzurra come l'acqua. Rimase incantata nel vederla nuotare, la sirena si avvicinò a lei e le prese la mano, aveva le dita palmate e la stava conducendo del suo regno: il fondale marino. Pian piano Moira si ritrovò nel mare aperto, la sirena si immerse trascinando con lei la ragazza che cercava di liberarsi in tutti i modi, ma più andavano in profondità più la presa della sirena aumentava e la forza della ragazza diminuiva. La creatura dai lunghi capelli rossi si trasformò in un mostro dalla pelle azzurra, la coda di squalo e la chioma nera, Moira era intontita, non riusciva più a respirare e improvvisamente si svegliò, era sudata e infreddolita, era stato tutto un incubo, si trovava nel suo rifugio, vi uscì e vide che il cielo era cupo, si tuffò in acqua nonostante il mare fosse molto agitato, raggiunse la spiaggia e corse in casa. 
Stava arrivando un altro uragano.

1 commento:

  1. vi era >era
    mare, ma
    vi uscì > uscì

    E' meglio se fai periodi più brevi intervallati da un punto
    :)

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