martedì 9 aprile 2013

Un mare spietato

La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto.
Aveva resistito a tre uragani ed era una costruzione solida come una nave.L'ombreggiavano alte palme da cocco piegate dagli alisei,e uscendo di casa dal lato dell'oceano si poteva scendere per la scogliera, traversare la striscia di rena bianca ed entrare nella Corrente del Golfo. A guardarla in una giornata senza vento l'acqua della Corrente era blu scuro.Ma quando ci s'immergeva, sopra quella rena bianca e farinosa c'era solo la luce verde dell'acqua, e di ogni pesce grosso si vedeva l'ombra molto tempo prima che quello potesse raggiungere la spiaggia. L'oceano era diventato ormai un letto piatto, non si sentiva più il rumore del moto ondoso e i pesci si erano ritirati nei profondi fondali marini. Le persone non avevano voglia di uscire all'aperto e se ne stavano rinchiuse nei loro bungalow, i surfisti non potevano neanche fare le loro acrobazie a causa del mare fermo. Ma poi, nel tardo pomeriggio, il cielo iniziò a schiarirsi e il sole uscì fuori dalle nubi temporalesche. Il vento cominciò a dare i primi soffi e a formare le prime onde. La spiaggia si riempì di gente e i negozi di tavole da surf aprirono subito i battenti. Gli abitanti del posto si tuffarono tutti in acqua ed erano finalmente colmi di gioia . Quando arrivò la sera però accadde qualcosa di terribilmente spaventoso: il vento diventò sempre più impetuoso e l'oceano creò dei cavalloni così potenti che travolsero brutalmente i sufisti sott'acqua, e non tornarono più in superficie. Le persone che si trovavano più a riva corsero a perdifiato fino alle loro abitazioni sperando di salvarsi. Ma il mare non si fermò e travolse tutta la baia in pochi minuti. I pochi che si salvarono, chiamarono i soccorsi e contribuirono al salvataggio dei superstiti. La piccola baia venne ricostruita e gli abitanti trovarono nuove case dove vivere.Ai testimoni di questo fatto terribile resterà sempre impresso il ricordo del mare spietato che distrusse loro il proprio territorio.

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