Io sono solo per un anno in Italia: un anno di un altro paese, un anno di un’altra scuola.
E non è stato facile abituarmi.
Quando è cominciata la scuola a settembre era molto faticoso per me stare attenta, anche perché non capivo tanto delle lezioni.
Magari i primi 5 minuti mi concentravo, ma il resto dell’ora chiacchieravo, pensavo ad altro, ero distratta. La scuola? Un obbligo – perlopiù noia mortale.
Il problema: non mi rendevo conto che disturbavo, che offendevo alcuni insegnanti con il mio comportamento maleducato. All' inizio non mi badavano più di tanto – forse pensavano che mi dovevo ancora abituare ed allora non dicevano niente. Finché diventava troppo.
Mi sgridavano – alcuni con parole più dolci, altri davvero seri. Ed io, dopo un piccolo momento di crisi, cercavo di migliorare.
Beh, dall’alunna perfetta sono sicuramente ancora molto lontana, ma ho capito una cosa importante: l'andare a scuola non è solo un dovere, ma anche un diritto dello studente che dobbiamo valorizzare.
Brava, è molto importante conoscere il parere degli studenti stranieri sulla scuola italiana!
RispondiEliminaBrava hannah e viva la sincerità! I tuoi articoli riescono sempre a strapparmi un sorriso! :)
RispondiEliminaTi sei integrata molto bene e mi piace come la pensi. Ci mancherai tanto.
RispondiEliminami fa piacere che tu abbia capito perchè sei davvero migliorata! adesso stai dimostrando anche grande volontà di fare. Brava!
RispondiEliminabell'articolo hannah!! il tuo italiano è 100 volte meglio del mio !!!!
RispondiEliminaciao hannah! ti devo fare i miei complimenti: sei qui da un anno e scrivi già molto bene! sei mitica! :)
RispondiEliminamassì grazie ma mi ha coretta la prof, in verità faccio ancora tanti errori! ;)
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