venerdì 29 aprile 2011

Ritorniamo bambini!

Solidarietà: scrivere un articolo su questo argomento un po’ mi spaventa. Più che spaventarmi, mi spiazza.
Allora appoggio la testa sulle mani e lascio che le idee ondeggino nella testa. Mi torna in mente un ricordo che mi riguarda da vicino e che non posso dimenticare.

Avevo 4 anni, andavo all’asilo e puntualmente, ogni giorno,una bambina della mia stessa età mi prendeva in giro facendomi stare molto male. Un giorno, però, un’altra bambina ha preso le mie difese: quella bambina è la mia migliore amica.
Si dice spesso che i bambini sono egocentrici, ma a volte sono più solidali degli adulti. I bambini si sostengono l’un altro senza aspettarsi necessariamente qualcosa in cambio, lo fanno perché lo desiderano. Sia esso per una cosa superficiale, sia esso per una cosa più importante: lo fanno e basta.
Purtroppo però i bambini diventano grandi e perdono la voglia di sostenersi senza scopi secondari, oppure lo fanno ma svogliatamente. A scuola spesso ci dicono che bisogna essere solidali gli uni con gli altri e questo smorza ancora di più la voglia di farlo senza interessi perché lo fa diventare quasi “un obbligo”.
Allora cosa ne diciamo di mettere da parte la scuola, scavare un po’ in noi e ritrovare una briciola di quel bambino che è esistito? Di ritrovare un po’ di quella voglia di aiutarsi soltanto per vedere un sorriso sulla faccia delle persone a cui vogliamo bene?
Non deve essere fatto né perché ci sentiamo obbligati né per sentirci a posto con la coscienza, altrimenti perde di significato. Essere solidali per il gusto di farlo: questa è la chiave.
Ma... attenzione! Non a parole, con i fatti.

5 commenti:

  1. Semplice però molto bello, davvero! Brava Bea

    RispondiElimina
  2. bello! mi piace! però c'è da stare attenti, secondo me, a paragonare la solidarietà che dovrebbe appartenere ad un adulto a quella che si riscontra in un bambino.
    E' bene maturate ogni qualità associandola all'età dell'individuo, anche perchè solo in questa amniera non potrà risultare forzata, ma bensì spontanea.
    Mi spiego meglio: in alcuni paesi (come la Cina) alcune discipline vengono imposte a bambini ancora molto piccoli, effettivamente ciò può essere considerato il furto della loro infanzia, ma questi bimbi portati ad affrontare prove assai complesse risultano più facilmente capaci di affontare le situazione del futuro. Ritornando al discorso della tua amica dell'asilo, penso che la prova di coraggio e solidarietà che ha dimostrato da "piccina" non le sia per niente mancata , immagino che non le manchi neppure adesso e che probabilmente non le mancherà nel futuro. In poche parole le bambine di ieri diventeranno le donne del domani... (:

    RispondiElimina
  3. Grazie ragazze. Per Rosi: certo che la solidarietà degli adulti non può essere associata a quella dei bambini ma almeno loro non lo fanno per un secondo fine coe invece, a volte, fanno gli adulti o i ragazzi della nostra età. In questo senso dovremmo prendere esempio dai bambini.=)

    RispondiElimina
  4. E' proprio un bell'articolo Bea! Molto gradevole! Brava! :)

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.