Sole battente, un rapido sguardo all’orologio, la lancetta corre, ma forse è il tempo ad essersi fermato, e non è solo la lancetta che procede imperterrita, ma anche la guida che sembra non avere altro scopo nella vita che arricchirti con notizie assolutamente indispensabili per la tua già tormentata esistenza, tipo il numero di atomi di marmo che ci sono in quella scultura.
Ovviamente ho esagerato però non di così tanto…. Ovviamente il povero individuo che si trova calato in una simile situazione non può far altro che detestare l’arte quasi come la morte, MA E’ FISIOLOGICO. Che l’arte (o le opere d’arte) siano noiose è un diffusissimo luogo comune, e il diffusore dell’epidemia è la situazione elencata sopra. Io penso che gli antichi inorridirebbero nel sapere che noi guardiamo con disprezzo a ciò che loro avevano costruito con tanta passione e che era parte integrante della loro vita. L’arte è qualcosa di magico, l’eco di un tempo lontano però per essere inebriati dalla magia, forse, occorre tapparsi le orecchie, ascoltare il fruscio del vento che accarezza quel monumento, lasciare che sia lui a raccontare di sé di tutti i tramonti, di tutte le lune, le tempeste, tutto ciò che ha visto nella sua eternità. E’ allora che non è difficile immaginarlo ai suoi tempi d’oro, quando era motivo di orgoglio per gli abitanti e di ammirazione per gli stranieri. Poi arrivati al capolinea è bello riaprire gli occhi e constatare che forse il nostro “amico” non è un guastafeste, ha tanta voglia di raccontarsi, ma tace e lascia che altri raccontino di lui. Sono certa che questa convinzione rende meno stancante anche un elenco infinito di nozioni tecniche. Provare per Credere! Benedetta
mi è piaciuto, ma attenta alla punteggiatura...
RispondiEliminamancano alcune virgole!
Davvero bello, mi piace tanto il tuo stile ironico !
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