Il paese delle meraviglie o forse quello dei balocchi? No, semplicemente la classe ideale. Beh, detta così può sembrare reale quanto questi luoghi. La scuola è il posto dove passiamo gran parte del nostro tempo ed è meglio far passare quelle sei ore in un ambiente di armonia.
Ognuno di noi, sogna la classe perfetta: con personalità diverse, ma che vanno d’accordo e riescono a trovare un punto d’incontro insomma. Sento spesso nominare la solidarietà intesa come aiuto e sostegno nei confronti dei compagni, ma non è sempre possibile fare ciò perché entrano in gioco l’invidia per i ragazzi più in gamba, le discussioni interne per qualsiasi motivazione, dalle più inutili alle più “serie” ,e soprattutto i malintesi. Inutile dire che ognuno di noi ha i propri pregi e i propri difetti, quello che invece dovremmo imparare è accettare tutti coloro che sono caratterialmente diversi e riuscire a conviverci. La classe ideale non esiste, bisogna crearla. Non si può pretendere di capitare in una classe dove non ci sono contrasti o scontri tra le diverse personalità, bisogna in qualche modo adattarsi. Oserei paragonare la classe a una grande famiglia: ci si dovrebbe aiutare a vicenda, lavorare duramente e ridere e scherzare quand’è il momento. Per esperienza personale posso dire che la mia classe non è ancora “la classe ideale” , ma posso esprimermi dicendo “ l a v o r i i n c o r s o ”. Ricordo un momento che ancora oggi mi fa sorridere: era inverno, ora di matematica, ovviamente cercavamo di evitare l’interrogazione, ma al rifiuto della Prof. ci siamo seduti tutti per terra facendo un sit-in . Penso che la Prof. fosse divertita quanto noi e guardandoci tutti per terra ci concesse un’ora di esercitazione. Non credo che la mia classe fosse mai stata tanto unita come in quel momento, è bastata la parola “sit-in” di una nostra compagna e così uno abbiamo “protestato” tutti insieme. Se devo esser sincera questo è uno dei pochi avvenimenti che mi conforta e che mi fa sperare in una classe più unita in un domani, ma bisogna avere pazienza. Dopotutto la speranza è l’ultima a morire..
continuate a lavorare... anche per la scuola!
RispondiEliminaBrava Mimo hai proprio ragione.
RispondiEliminaHai ragione Mimo! Purtroppo la classe ideale non esiste, ma forse impegnandoci riusciremmo a renderla migliore! :)
RispondiEliminaBeh, ora bisogna solo metterci al lavoro! (:
RispondiEliminaoh ma quanto è stato bello quel giorno!!! :) (dico quello del sit-in)
RispondiEliminapurtroppo non siamo più riusciti a replicare un momento del genere... forse a questo punto dell'anno sarebbe più opportuno tirare le somme che dire lavori in corso.. ma come hai detto giustamente tu, la speranza è l'ultima a morire!!