Noi ragazzi della II B linguistico abbiamo trovato un modo originale per festeggiare la settimana della cultura: siamo diventati archeologi per un giorno!
Muniti di block notes e matitina, lente d'ingrandimento, macchina fotografica e guanti in lattice ( coi quali è stato impossibile non giocare), siamo partiti per il museo archeologico, consapevoli di essere alcuni dei pochi che hanno avuto questo privilegio.
La nostra è stata un'esperienza che non capita a tutti: abbiamo avuto la possibilità di studiare alcuni dei reperti ritrovati nei dintorni di Cremona e non ancora schedati.
Certo, non ci hanno fatto catalogare i pezzi più importanti (alcuni di noi hanno mani di ricotta), ma il solo pensiero di avere davanti un oggetto, o parte di esso, che è stato toccato da un antico romano, ci ha fatto in qualche modo emozionare.
Che questo appartenesse ad un semplice schiavo o ad un patrizio della zona, è stato comunque diverso che vederlo al di là di una vetrinetta, non abbiamo corso il rischio di prendere una "zuccata" contro il vetro per vedere i minimi particolari. Ancora meglio, magari uno di noi ha analizzato un' anfora utilizzata da Vitelio in persona!
Questo non lo sappiamo, per certi versi abbiamo un po' fantasticato, ma comunque imparato diversi aspetti della vita quotidiana romana. La storia infatti non è soltanto fatta di battaglie e conquiste, editti e trattati, invenzioni e scoperte, ma è interessante se ci racconta come vivevano.
Le esigenze sono rimaste le stesse, semplicemente avevano mezzi differenti per soddisfarle!
I latini, prendendo esempi un po' stupidi ma efficaci, avevano già inventato il Mc Donald's: le tavole calde lungo le vie di Roma, i gladiatori furono i nostri "bellocci" della televisione o gli odierni calciatori. Percorrendo le strade di Pompei si può notare che molte ragazze dichiararono sui muri un amore, non corrisposto, verso di loro, un po' come alcuni di noi adesso fanno graffiti o scrivono sulle porte dei bagni di scuola!
ben scritto e gradevole, come gli altri. il tuo marchio di fabbrica o sigillo (in planta pedis?)!
RispondiEliminaBrava Ele! E' scritto bene ed è spiritoso.
RispondiEliminaConcordo con Beatrice! Ironico e scritto bene, è stata una bella esperienza!
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