Quando mi chiedo che cosa farò da grande, comincia l’agitazione. E’ inutile ignorare la condizione del nostro paese: è vero, molti ragazzi non pensano a cosa verrà dopo un po’ per paura o per semplice pigrizia, ma altri ,ormai arrivati alla “ scelta finale” , sono piuttosto preoccupati. Personalmente sogno un futuro migliore di questo presente, diciamo più sereno.
Mi piacerebbe continuare i miei studi senza preoccuparmi troppo della precarietà presente in Italia e con la convinzione che il mio titolo di studio servirà a qualcosa. Sono consapevole del fatto che non sarà facile trovarsi in questa situazione, in fondo c’è bisogno di “collaborazione” da parte di tutti: politici e popolazione che viene rappresentata da essi compresa. Io sono qui a parlare del futuro che vorrei, ma mi piacerebbe fare una sorta di sondaggio per chiedere ai miei coetanei cosa ne pensano. Ho il presentimento che la metà di loro mi avrebbe risposto che non è importante, che non sa nemmeno se finirà l’anno, che non ne ha la più pallida idea. Questo dice molto: sì, si può dare la colpa al disinteressamento dei giovani per tutto ciò che riguarda la società, ma penso che stavolta non sia proprio così. Ormai l’Italia non offre più alcuna sicurezza e i giovani come gli adulti ne risentono molto: ecco perché si cerca lavoro all’estero. A tutti piacerebbe un futuro simile al paradiso “dove scorrono fiumi di latte e miele” , ma non basta un semplice schiocco di dita per realizzarlo. Ora esprimo un pensiero personale, dove non voglio far prevalere alcun orientamento politico. Sono convinta che con la situazione degli immigrati del Nord Africa e non solo l’ Italia sia in balia di una sorta di caos generale e quindi nessuno sta più “considerando” l’istruzione. Riallacciandoci al discorso di un futuro “senza garanzie” noi ragazzi del II anno con i ragazzi del IV anno a maggio dovremo fare delle prove invalsi stabilite per verificare il nostro livello di preparazione. Sostanzialmente di queste prove conosciamo solo le date, non ci hanno detto nient’altro. Con questo penso che ormai i giovani siano considerati l’ultima ruota del carro: non sono informati o di loro spontanea volontà o perché non vengono aggiornati. A questo punto, l’unica cosa che ci rimane da fare è continuare ad impegnarci, sperando di garantire a noi stessi a un futuro migliore e perché no.. Magari anche ai nostri figli.
Dici delle cose molto giuste e mi hai fatto venir voglia di riflettere veramente sul futuro di noi giovani!
RispondiEliminaConcordo con Giorgia. Davvero un bell'articolo.
RispondiEliminaGrazie mille! Sono contenta.. Anche con poche parole si riesce a riflettere sull'importanza del nostro domani, è un passo in più.. Importante! (:
RispondiEliminaimpegnati, dunque, e il futuro sarà tuo!
RispondiEliminaSono abbastanza fiduciosa, speriamo bene!
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