martedì 19 aprile 2011

E' già passato!

Circa dieci anni fa, così, all'improvviso, ho scoperto il significato della parola "passato".
Era davvero affascinante, mi sembrava che il tempo, ogni secondo, ogni istante, scivolasse via dalle mie dita come sabbia, ogni volta che ci pensavo. Questa cosa mi spaventava anche un po', a dirla tutta.
Ed ora mi chiedo: se il tempo passa così velocemente, possiamo fare qualcosa per il nostro futuro, prima di trovarci scaraventati lì in mezzo, a guardarci intorno e dire: "Ehi! Dove sono finito?"
Tutti noi abbiamo sogni, speranze, progetti per l'avvenire; e io credo che possiamo renderlo un po' meno nebuloso, un po' meno incerto, se ci impegniamo con tutta l'anima nella realizzazione delle nostre aspirazioni.
Facile affidarsi al destino, facile cullarsi nell'illusione che la nostra strada è già stata tracciata, facile pensare che non possiamo fare niente per cambiare ciò che ci attende.
Penso che il futuro non sia poi così spaventoso, dal momento che è nelle nostre mani.
La difficoltà sta nel trovare la forza, la volontà, necessarie a realizzarci, a realizzare i nostri sogni, a fare in modo che il nostro avvenire non sia sogghignante, avvolto da una nebbia inquietante, ma che brilli con la forza di mille astri scintillanti.

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