Non vi suona famigliare questa frase? Sentita spesso uscire dalla bocca di adulti e anziani, mi ha spronata a vivere al meglio in certe situazioni.
Talvolta sono sorti in me dubbi e incertezze che hanno smentito la credibilità di queste parole, infatti le persone dalle quali le ho sentite hanno già vissuto l'esperienza scolastica e possono garantire che i migliori anni della mia vita sono questi.
In genere però capiamo ciò che é realmente importante solo dopo averlo perso. Riflettiamo adesso sulla scuola, su com'é e quali valori trasmette. Essa fa crescere, regala esperienze nuove e segna la nostra vita regalandoci rapporti stretti non solo di amicizia, ma anche professionali. E' una seconda casa, una sorta di vita parallela e specialmente una palestra personale del nostro cervello. Noi studenti pretendiamo sempre tanto dagli insegnanti, dai compagni e dalla scuola stessa, senza riflettere e capire che dobbiamo accontentarci, perché sicuramente al mondo ci sono persone più sfortunate che non hanno le stesse possibilità che abbiamo noi. Pretendiamo molto anche da noi stessi e a volte, di fronte a un voto negativo, troviamo mille scuse e non ci assumiamo realmente la responsabilità dei nostri errori. Impariamo piuttosto ad accettare le dure sconfitte, che fanno sicuramente crescere. Questa crescita spazia sicuramente in diversi ambiti, non solo legati alla scuola, ma che aiutano e aiuteranno nella vita di tutti i giorni. Frequentare un liceo impegnativo significa spesso dover dare più del 50% del nostro tempo e in tal modo, rimane ben poco per poterlo concedere ad amici o alla nostra vita sociale. Non dobbiamo interpretare tutto ciò in maniera negativa, ma capire che studiando avremo più possibilità e un'ampia scelta per il futuro nel campo del lavoro e anche per quanto riguarda la propria cultura. Il nostro cammino scolastico é fatto sia da tripudi di gioia che da sofferenze, ma é il pezzo forte della nostra maturità. Ragazzi, diciamocelo, siamo dei scuola-dipendenti !! Durante le vacanze ci manca la solita routine e lo stress giornaliero che verifiche e interrogazioni ci creano. Ho parlato di collettività e vedo in tutto questo un concetto di alleanza e di solidarietà che a parole sono facili da dire, mentre i fatti talvolta le smentiscono. La competitività ci può stare, ma l'invidia é una brutta bestia che colpisce i più deboli e rovina i migliori. Smettiamola quindi di pensare solo a noi stessi, aiutiamoci a vicenda e così al valicar della soglia della maturità, saremo persone migliori.
attenzione all'ortografia!
RispondiEliminava bene, attenta all'enfasi retorica!
Mi è piaciuto molto, sei riuscita a coinvolgermi!
RispondiEliminabello,hai proprio ragione!!
RispondiEliminaGrazie prof., cercherò di migliorare.
RispondiEliminaApprezzo i complimenti ragazze.