Proviamo a mettere insieme 25 persone o più che non si conoscono, vengono da quartieri diversi, scuole, abitudini diverse. Diamogli un’aula con tanti banchi e sedie, e lasciamoli lì 200 giorni l’anno per sei ore al giorno.
Sembra un po’ un reality show non è vero?
Invece(per fortuna) non lo è! È la pura realtà. È una classe. Visto che non siamo in televisione tutti vorremmo avere la classe perfetta, dove non si litiga mai, si è sempre d’accordo su tutto, si collabora per ogni cosa … forse è chiedere troppo da persone che si conoscono appena e che vivono in ambienti così diversi?
La classe è un congegno molto particolare e di difficile azionamento sotto tanti punti di vista,possiamo paragonarlo ad uno strumento musicale che può essere prodotto in serie o artigianale ed unico, fatto con materiali diversi, più o meno pregiati, provenienti da diverse zone del mondo … qualunque sia la sua natura poi, ogni strumento deve essere accordato ed intonato come si deve prima di suonare ed è importante affrontare questa fase con molta cura, altrimenti si rischia di storpiare tutto il pezzo da suonare!
Cosa ci sarà mai di simile in uno strumento e una classe? Innanzitutto i compagni di classe provengono tutti da scuole e ambienti completamente diversi, proprio come i materiali del nostro strumento, poi sono molto diversi fra loro, non si conoscono, si devono proprio accordare fra di loro per far suonare bene la loro classe! I primi giorni i rapporti sono molto difficili, alla fine di un anno passato insieme si avranno però delle note piuttosto buone che si perfezioneranno con il secondo anno in cui emergeranno suoni favolosi.
Beh detta così è più semplice a dirsi che a farsi, infatti durante l’accordatura bisogna fare molta attenzione e spesso si commettono degli errori … quante classi, una volta finito il liceo, si sono sfaldate, frantumate in 25 elementi che se ne sono andati ciascuno per la loro strada? Troppe. Come fare per evitare che ciò accada? Da soli è difficile trovare una soluzione e risolvere il pasticcio prima che sia troppo tardi, si riesce solo con l’aiuto dei compagni che non devono essere solo compagni, ma prima di tutto amici, che è molto diverso dall’essere semplicemente compagni. Troppo spesso pensiamo che essendo compagni di classe, allora si è automaticamente amici, ma non è così, bisogna dimostrare di essere anche amici, rimanendo uniti, vincendo sfide tutti insieme e non voltandosi mai le spalle a vicenda. La qualità dell’amicizia fra compagni è determinata soprattutto da quest’ultima cosa, spesso manca(e parlo anche per la mia classe)la maturità di saper accettare e apprezzare i successi degli altri come gli altri accetteranno i propri, sapersi fare carico dei problemi di tutti e non giudicare gli altri per le loro sventure scolastiche.
È enormemente difficile accordare perfettamente una classe, ma molti ci riescono, proviamoci anche noi perché il suono che ne uscirà sarà il più bello del mondo e non potremmo più farne a meno. Paola
è davvero bello il paragone con lo strumento musicale, e molto azzeccato! molto divertente l'inizio!
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