Molto spesso, parlando di solidarietà, si pensa all'integrazione di persone diversamente abili o di colore.
Tuttavia, io credo che essa si possa manifestare in ogni momento, e soprattutto, con chiunque!
Noi tendiamo ad essere solidali con i nostri amici, o con le persone a cui teniamo di più, tendiamo ad offrire il nostro sostegno a coloro con i quali siamo più in confidenza.
La grossa difficoltà sta nell'appoggiare persone che ci sono più estranee. Ed è proprio questo il punto: difficoltà. Perchè?
Perchè associare questa parola a quella così bella, libera, della solidarietà?
Dovrebbe essere un sentimento innato, una molla che ci fa scattare e reagire e difendere, un legame che racchiude e protegge.
Non certo qualcosa di forzato, qualcosa che si manifesta solo perchè "è giusto".
Dev'esserci un forte sentimento alla base, questo concetto non può essere inculcato come, ad esempio, quello della buona educazione.
E' proprio per questo che essere solidali con i propri amici, o comunque con le persone per le quali nutriamo rispetto, viene naturale.
Proprio perchè c'è un profondo sentimento alla base: quello dell'affetto, quello della stima.
E l'affetto, la stima, non sono forzate, non possono esserlo, ma sono naturali e libere e spontanee; dato che la solidarietà va di pari passo con loro, anche lei lo è.
Hai proprio ragione. Brava.
RispondiEliminapenso che si possa anche imparare ad essere solidali, magari guardando con più attenzione, vicino a noi, i gesti più semplici.
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