Se la mettiamo su questo punto sarebbero da considerare due punti di vista, ovvero quello degli studenti e quello degli insegnanti. Gli studenti possono pensarla in diversi modi: alcuni desiderano che nella classe regni l’armonia, sperano di andare d’accordo con i compagni di classe e con i professori, cercano di vivere la dura realtà della scuola in modo tranquillo, ma senza mai dimenticare di adempiere ai loro doveri.
In questo modo, per alcuni, la vita scolastica può essere piacevole a volte. Altri studenti se ne infischiano dei principi elencati poc’anzi e preferiscono dare maggiore importanza a vivere serenamente con la propria classe piuttosto che svolgere i loro compiti, mentre ad altri i rapporti con i compagni non interessano per niente e preferiscono sbrigare i loro incarichi senza dare troppa importanza ai loro legami con i compagni. Per i professori valgono regole diverse e allo stesso tempo molto simili: Un professore vuole, innanzitutto, condividere il proprio sapere con i suoi sottoposti, i quali dovrebbero starlo a sentire, ma spesso non è cosi. Un professore si trova meglio in una classe dove gli alunni vanno d’accordo cosi che possa insegnare più volentieri. Se gli alunni si beccano uno con l’altro o più semplicemente non hanno voglia di stare a sentire l’insegnante o magari si divertono a fare rumore, per un docente diventa un incubo il pensiero di dover fare lezione in una determinata classe. “Oddio, adesso devo andare in quella classe di bisonti” Potrebbe pensare un professore che si trova male con un gruppo di alunni. La classe ideale è un’utopia, è vero che in qualsiasi luogo si vada ci saranno sempre persone con ideologie e comportamenti diversi dai nostri, è vero che la perfezione purtroppo non esiste, ma se ci si impegna e se si cerca di convivere imparando ad accettare chi sta attorno a noi, se si evita di parlare alle spalle degli altri, dimostrando solo la propria codardia e la propria stupidità per non dire di peggio, se si cerca di essere minimamente onesti e rispettosi con il prossimo, se si riuscisse a farsi gli affari propri e se non si cercasse di prendere sempre gli altri per i f***i si riuscirà a costruire una realtà in cui tutti potranno vivere. Sarebbe bello vero? Purtroppo non è cosi. Sempre a causa di queste persone con ideologie e comportamenti diversi non lo è mai stato né lo sarà mai.
ho messo gli asterischi ad un vocabolo un po' "forte"...
RispondiEliminaAvrei sostituito la parola "punto" con "piano", oppure "se guardiamo da qs punto di vista"...poi però bisogna evitare la ripetizione
ok?
Grazie! Mi scuso per aver usato quella parola, non la ritenevo "forte".
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