martedì 26 aprile 2011

AAA Cercasi Solidarietà

 Quante volte sentiamo parlare di solidarietà? Io personalmente questa parola l'ho sentita nominare un “miliardo” di volte, ma a parte questo non credo di conoscere ancora il vero significato, quello profondo. Ogni volta a scuola ci sentiamo dire “Fai del bene, non essere egoista. Dai!”, ma siamo proprio sicuri che la solidarietà sia solo questa?

È facile parlare, ma come sempre quelli che contano sono i fatti! Quanti di noi, alla vista di un medicante ai lati della strada si ferma a dare una monetina? Quanti aiutano gli altri prima di fare il “proprio” interesse? Nella società di oggi si assiste ad un Egoismo quasi catastrofico che rende le persone “cieche” nei confronti di chi ha veramente bisogno.
Leggendo qua e là, l'altro giorno, ho visto un proverbio cinese che diceva:

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.”

Questa frase sinceramente mi ha fatto riflettere parecchio. Tante volte pensiamo di essere solidali nei confronti degli altri solamente perchè compiamo azioni “giuste e altruiste”, ma quante sono vere, quante vengono dal cuore? La società, infatti, non è caratterizzata solo da un egoismo logorante, ma anche da un'ipocrisia generale. Il proverbio appena accennato infatti afferma che, non basta solo nutrire per un “giorno”, ma per tutta la “vita”. Questo è possibile solo se fossimo dotati di quella solidarietà che oramai è scomparsa.
Per le vacanze di Pasqua, la mia famiglia ed io abbiamo visitato Berlino, splendida capitale, senza dubbio, ma che però mi segnò da un certo punto di vista. Ovviamente conosciamo tutti la storia della Germania degli anni 40, ma quello di oggi?
Mentre aspettavo i miei genitori in macchina, ho visto davanti ad un supermercato una mendicante che, come succede normalmente in Italia, chiedeva i soldi. Ad un certo punto, sul marciapiede, passa un bambino, di circa dieci anni credo, che si ferma davanti alla povera donna. Al momento, non stavo dando tanta attenzione alla scena, ma subito questa me la catturò con aggressività quando vidi che il bambino fece una “smorfia” alla donna e le lanciò con un calcio numerose lattine che c'erano ai fianchi della strada. Dopodiché, ridendole in faccia, le fece vedere una monetina da un euro e poi corse via facendo numerosi gestacci. Dopo pochi minuti ritornò con altri bambini, ma fortunatamente erano arrivati i miei genitori e me ne andai.
Penso che sia stata una delle esperienze più brutte a cui abbia assistito in prima persona. Mentre guardavo la scena, mi sentivo male, non solo perchè vedevo un bambino, oltretutto piccolo, che maltrattava un'altra persona, ma anche perchè non avevo il coraggio di intervenire, di aiutare il prossimo.
É ora di finirla di parlare di solidarietà, quando siamo noi i primi che ci tiriamo indietro, che non abbiamo il coraggio di affrontarla! Ripeto, è facile parlare,affermare luoghi comuni e utopie senza significato, ma mettiamo “sul tavolo” i fatti veri! Credo, però, che questa esperienza mi abbia fatto crescere interiormente, e spero che, in un futuro, abbia la solidarietà di aiutare!

3 commenti:

  1. Se tu scoprissi chi ha resa celebre la frase che tu definisci "proverbio cinese" ti meraviglieresti molto!

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  2. Davvero molto bello, mi ha colpita la citazione!

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  3. Bravo Luca, spero proprio che tu la prossima volta abbia il coraggio di intervenire.

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