Erano appena passate le quattro di un pomeriggio di primo autunno. Sandra, la domestica, si staccò dalla finestra della cucina che dava sul lago con le labbra serrate; da mezzogiorno era già la quindicesima o ventesima volta. Questa volta, mentre veniva via disfece e riannodò distrattamente le stringhe del grembiule.
Sapeva che i due sarebbero tornati, però nel mondo marino sono molti i pericoli. L'aveva raggiunto sempre attraverso il passaggio del lago. Nessuno aveva mai tentato di entrarci, puzzava inoltre era ricoperto di una melma verdastra. Lei aveva trovato per caso il passaggio, da piccola era finita nel lago e non sapeva nuotare, (come la maggior parte di donne dell'epoca) ma scoprì che poteva respirare ugualmente. Così nuotò verso il fondo, e trovò un cancello enorme che impediva di proseguire. Si guardò intorno, vide un granchio scarlatto che camminava sulle inferriate del cancello. Lo guardò attentamente e si accorse che la sua chela era la chiave della serratura del cancello!!! Non esitò ad aprirlo, e improvvisamente venne risucchita in un enorme mulinello, sbatté la testa e la corrente la trascinò sempre più in basso. Dopo qualche minuto, sbarrò gli occhi ed era circondata da strani pesci, molto più grossi del normale. Però la cosa veramente strana era che quei pesci sapevano parlare! Tutti in
coro le dissero: " Benvenuta nel mondo marino!". Sandra non era spaventata, i pesci le erano simpatici. Tutti loro si presentarono, e le offrirono aiuto. Le chiesero come fosse finata li, e come fosse il mondo da dove proveniva. Le offrirono dei bellissimi fiori marini, ed erano anche molto deliziosi! Passò qualche e all'improvviso le venne in mente che doveva tornate assolutamente a casa, era già parecchio in ritardo! Tutti i pesci scoppiarono a ridere e dissero:" É impossibile risalire! Troppi pericoli stanno tra te e la tua terra"! Sandra scoppiò in lacrime. Chiese loro come avesse potuto raggiungere la loro terra senza incontrare pericoli. Un pesce anziano disse:" Perché tu oltrepassando il cancello sei diventata un'intrusa, e quindi non puoi più uscire". Un altro pesce disse:" Si certo, ma noi abbiamo tutto ciò di cui hai bisogno! So che é folle, ma dobbiamo provare. Questa povera ragazza non vuole farci del male! Opponiamoci alle stupide regole a noi imposte da quei gradassi pesce palla"! Molti appoggiavano il pesce, così decisero di aiutare Sandra. Le donarono un sacchettino contenente strani oggetti : ognuno di loro aveva un'alga attorno con scritto quando utilizzarlo.I pesci la salutarono e, come guida, le diedero una lumachina, senza nome. Parlarono un po', fecero subito amicizia. Partirono. Nuotarono per parecchio tempo, ormai non si vedeva più la città in cui era arrivata, tutto era buio. Ecco che in lontananza qualcosa appariva, era un enorme polipo, e puntava proprio verso di loro! La lumachina ordinò a Sandra di nascondersi dientro uno scoglio, sennò la belva le avrebbe divorate! Un rumore assordante di diffuse e tutto iniziò a tremare. Il polipo passò, ma a un tratto mentre Sandra e lumachina uscirono dal nascondiglio, il polipo cominciò risalire. Sandra nuotava piu forte che poteva, la lumachina le disse:" Prendi la pietra che c'é nel sacchetto, poi disegna un cerchio e lanciati dentro! Fallooo!!!".
Una forte luce abbagliò sandra, poi sentì una voce, era la lumachina, sul suo braccio. Erano salve, in qualche modo il polipo era sparito! Cieca era la luce, non permetteva loro di vedere da quanto era luminosa. Lumachina disse:" Apri il sacchetto e cerca un barattolino, aprilo e strofinati sugli occhi la crema che trovi all'interno, e poi spalmala anche sui miei". Non appena applicò lo strano intruglio, la luce si fece sempre più tenue, ora Sandra poteva vedere. La lumachina disse :"Siamo nel regno delle sirene, sono cieche, ma il loro udito é affinatissimo". Sandra disse :" Insomma, sono delle talpe"! La lumachina chiese cosa fossero le talpe, Sandra scoppiò a ridere e spiegò alla compagna cosa fosse lo "strano" animale. Ripartirono. Viaggiarono tranquille finché un canto stridulo e assordante non le costrinse a tapparsi le orecchie con delle piccole ventose. Il canto divenne meno fastidioso. Continuarono il viaggio. Sandra era stanchissima, così fecero una pausa. D'un tratto alcune ombre scure le circondarono. Erano le sirene. La lumachina disse:" Non guardarle negli occhi, ti incanterebbero. Ora noi dobbiamo salire, devi nuotare più forte che puoi, loro ci staranno molto vicine, e cercheranno di capire se siamo estranee. Se lo capiranno siamo in guai seri, cercheranno di morderci e il loro veleno ci ucciderà pian piano. Noi abbiamo l'antidoto, ma a volte é troppo tardi. Forza, proseguiamo". Come previsto le sirene iniziarono a girar attorno a loro. Sandra ne aveva una accanto, guardò il corpo dello strano essere: era verde-argento, le pinne sembravano lame affilatissime. I loro capelli erano alghe. Per un secondo la guardò in viso, era terrificante. Aveva un sorriso orribile, maligno gli occhi erano bianchi ed enormi. Non appena distolse lo sguardo, Sandra, si accorse di avere un forte mal di testa e rallentò. La sirena la morse, un dolore atroce si diffuse in tutto il corpo. La lumachina disse:" Nuota, non fermarti, siamo quasi nella terra dei pesce palla, le esplosioni le faranno fuggire, e tutto quel buio metterà loro paura"!
Sandra non si accorse che la luce era arancione, rosa come al tramonto. Di colpo un'esplosione, poi un'altra e un altra! Le sirene non le seguirono più, la lumachina disse a Sandra di prendere le foglie che aveva nel saccetto e di ingoiarle. Aspettarono un poco, e quando la bambina si sentì meglio ripartirono. Era buio, ovunque. Le esplosioni continuavano, c'era un fetore nauseabondo. Le due compagne proseguirono. Ad un certo punto iniziarono a piovere spine, Sandra e la lumachina furono costrette a rifugiarsi. Appena la pioggia si placò, l'acqua divenne gelida. Le due ripartirono. Ecco poi degli enormi terrificanti pesci palla. Era inutile porre resistenza, se fossero fuggite non avrebbero più avuto speranze. Le legarono e i pesci partirono ad una velocitá impressionante, mentre il loro corpo si sgonfiava. Le chiusero dentro delle cozze. Rimasero li per circa un'ora. Quando levennero a riprenderle dissero loro che potevano proseguire... verso la valle dei piragna. Giunsero nella valle. sopra filtrava un po'di luce dal cancello. La lumachina disse a Sandra di soffiare più forte che poteva fino a creare una bolla intorno a loro. Dovevano attreversare la valle senza far esplodere la bolla. Non era così difficile, ma non appena i piragna iniziarono ad arrivare, la bolla s'indebolì. Dovevano andare più veloce! Finalmente il cancello era vicino, un turbine risucchiò Sandra che in un attimo si ritrovò in superficie con in mano il sacchetto che i pesci le avevano donato. Lo aprì e dentro c'erano i fiori che le piacevano tanto!! Entrò in casa da sua madre che già lavorava per la famiglia Phiscer. Voleva raccontarle tutto, ma non appena entrò la madre disse:" Sei tutta bagnata!!! Vado a prenderti dei vestiti asciutti"! Sandra aveva ancora in mano i fiori, non sapeva dove nasconderli, così li gettò nell'impasto della torta che la madre stava preparando. La torta venne squisita! Di quell'avventura le era rimasta solo un'emozione fortissima, che le passava continuamente nella mente.
I due bambini uscirono dall'acqua, Sandra corse ad abbracciarli, loro le diedero i fiori, da anni l'ingrediente segreto della sua torta.
inferiate >inferriate
RispondiEliminala stavano simpatici>le stavano simpatici> le erano simpatici
qualche e all'improvviso>qualche minuto, ora? e all'improvviso
RispondiEliminaporre resistenza>opporre resistenza
Rimasero li >Rimasero lì
levennero a riprenderle > vennero a riprenderle
piragna> piraña
che, in un attimo, si