Un uomo stava ritto sulla riva, appoggiato al fusto d'una giovane palma. Si chiamava Khaled ed era il figlio del faraone. Non mangiava da giorni ed era estremamente disidratato, visto il clima torrido. Cosa avrebbe dato per un bicchiere di acqua fresca...Era fuggito da circa una settimana,dopo aver assassinato il padre e la madre per rubare lo "scarabeo magico". Era una collana d'oro con un ciondolo a forma di scarabeo al quale era attribuito il potere dell'immortalità. Era custodito dal faraone e simboleggiava l'immortalità della civiltà egizia.
Appena il sole gelido si nascose dietro l'orizzonte arrivò Leila, la notte, che portò con sé il freddo, l'oscurità, rendendo il Nilo il regno delle tenebre. Khaled adorava Leila, con lei si sentiva protetto, ma non quella notte. Si sentiva vulnerabile, forse perché la profezia si stava avverando. Aveva paura che gli dei l'avrebbero punito e, da quanto dicevano i sacerdoti, la sua punizione sarebbe stata la più terribile. Improvvisamente si formò davanti a lui una nube scura, che scomparve subito dopo. Khaled cominciò a correre: pareva un fulmine tanto era veloce. Fece solo pochi metri e la figura riapparve, ma stavolta si divise in due sagome che lui conosceva bene. Ricominciò la sua corsa ma quelle figure inconsistenti erano più veloci e gli sbarrarono la strada. Khaled intuì amaramente il suo destino e si fermò davanti ai due fantasmi. "Khaled! Come hai osato?" tuonò la prima figura. "Perché l'hai fatto?" aggiunse la seconda, con una voce piena di dolore e rabbia. Ora si potevano distinguere i lineamenti degli spettri: erano il faraone e della sua sposa, ancora sporchi di sangue. Il corpo era celato da una specie di tunica in un tessuto simile alla seta ma inconsistente, chiazzato di rosso. Khaled rabbrividì vedendo i due fantasmi. Li guardò dritto negli occhi e un brivido freddo gli percorse la schiena. "L'avevano detto...LEI ti porterà con sé in eterno...sarà la tua punizione...ricordati..." Dopo aver detto queste parole le ombre se ne andarono lasciandolo solo. Khaled si rannicchiò vicino ad una palma e si assopì. Quando si svegliò vide due occhi che lo fissavano, o forse due stelle? Non riusciva a capirlo. "Lei ti porterà con sè in eterno..." continuava a ripetersi. Lei chi? Khaled era spaventato. Pensò di nuovo a quelle parole quando gli apparve una donna bellissima, Leila. Corse più veloce che poteva, raggiungendo in un attimo il luogo in cui andava di solito a contemplare le stelle.L'alba stava finalmente spuntando e il Sole, ancora pallido, solcava la linea dell'orizzonte. Quei due occhi, però, sembravano seguirlo ovunque ed erano gonfi di sangue, assetati di vendetta. Improvvisamente sentì un tonfo sordo e si accorse che la collana magica era caduta. Si chinò per raccoglierla quando gli occhi dello scarabeo si illuminarono di rosso, fondendosi con gli occhi di Leila. Ormai il buio per Khaled era arrivato, e quello, sapeva che sarebbe durato per sempre.
un bicchiere di acqua fresca. (per essere una metonimia> per bere un bicchiere)
RispondiElimina:)