domenica 21 aprile 2013

La compagnia

La compagnia veniva su, sbandata, per la scorciatoia che infila il crinale del colle: tanta era la fretta che i sassi rimossi dai ragazzi, rotolando in giù e urtando i piedi delle tre signore, non parevano nemmeno avvertiti.
I primi grilli della sera cominciavano a chiamarsi, qualche uliva rinsecchita, nei campi al di là dei muriccioli, crocchiava cadendo dal ramo sulle stoppie. Nessuno chiacchierava o cantava più come un'ora fa; sotto i castagni c'era un tappeto di foglie rosse, gialle e marroni: la fine dell'autunno. Ecco perché i ragazzi non aprivano bocca, erano tutti infreddoliti e avevano molta fame; non mangiavano da circa due giorni e gli unici rumori che si sentivano erano quelli del vento, degli uccellini e delle loro pance! Avrebbero dato qualsiasi cosa per un solo pezzo di pane, ma stringendo i denti, proseguirono il loro cammino in perfetto silenzio. Dopo circa una ventina di metri, si riposarono in un bellissimo prato verde, con centro un piccolo laghetto completamente congelato. Quell'anno l'autunno era durato poco, lasciando subito spazio al gelido inverno; ormai il sole stava calando dietro i colli e la fredda notte stava coprendo tutta la vallata. Lì non c'era né un paese, né una piccola casetta di campagna; erano completamente isolati dal mondo. Erano ancora tutti in silenzio ma cominciarono velocemente a montare le tende per la notte; quando ebbero finito, decisero di non accendere il fuoco per non attirare animali selvaggi. Ognuno andò subito nella propria tenda, erano veramente molto stanchi; solo Alberto rimase sul prato a guardare le stelle. Le stelle gli ricordavano molto il padre, scomparso poche settimane fa; una lacrima rigò dolcemente il suo viso e i suoi occhi si chiusero lasciando spazio all'oscurità della notte. Non si era nemmeno accordo di aver dormito per più di due ore, fuori al freddo, così prese le sue cose e s'incamminò verso la tenda. Prima di aprirla sentii un ululato provenire da molto vicino; un brivido percorse il suo corpo.

1 commento:

  1. piccola casetta > casetta
    silenzio, ma
    decisero di non accendere il fuoco per non attirare animali selvaggi attenta! è il contrario
    settimane fa> settimane prima
    sentii > sentì
    finisci il racconto a un brivido percorse il suo corpo... è più efficace

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.