Nessuno chiacchierava o cantava più come un'ora fa, sotto i castagni,...
Avevano tutti un'aria cupa e sconsolata e si guardavano gli uni gli altri.
C'era chi si guardava con rabbia, chi si fissava con ammirazione e chi guardava gli altri soltanto perché tutti lo facevano.
Il gruppo compatto e svelto era capitanato da un ragazzo alto e dai capelli rossissimi. Teneva sotto al braccio un pallone da calcio malandato ed era, forse, il più sconsolato di tutti.
Sbucarono sulla via principale quasi senza accorgersene e, come d'abitudine, si riunirono tutti nella piazzetta con la fontana.
Si udiva il ragazzo rosso parlare ai compagni, ma diversamente dal solito, teneva un tono basso sicché, stando nelle vie adiacenti si distingueva solo un vociare confuso. Stranamente nessun grido eruppe mai dalla sua giovane platea.
Le signore e le madri, abituate a riprendere i ragazzi per il baccano e lo scompiglio che creavano, erano stranite.
Preoccupate si avvicinarono ancora di più alla piazzetta tentando di capire cosa fosse successo di così grave da spegnere l'immenso entusiasmo dei ragazzi.
Udirono il rosso dire agli amici che la guerra era solo iniziata e che "quelli lì" non avevano diritto a prendersi ciò che era loro.
La questione sembrava cosa della massima importanza visto l'urgenza e il tono grave con cui la compagnia ne parlava; le madri si preoccuparono quindi ancor di più.
Quello che sembrava un vero e proprio consiglio militare fu portato avanti per una buona mezz'ora tra i sussurri.
La sera, durante la cena, ogni ragazzo pareva concentrato e pensieroso tranne una bambina.
Era la più piccola della compagnia e spesso veniva estromessa dai giochi: quella sera, quando la madre le chiese come mai fosse così allegra, lei rispose che finalmente i suoi amici averebbero capito come si sentiva quando non le permettevano di giocare a calcio.
La madre chiese spiegazioni alla bimba che, un po' felice un po' triste, raccontò di come i ragazzi del paese vicino avessero usato il loro campetto e del piano geniale che avevano messo a punto per riprenderselo.
La madre sorrise dolcemente guardando la figlia con gli occhi di chi conosce cosa vuol dire essere un bambino.
C'era che si >C'era chi si
RispondiEliminae, come d'abitudine,
ma, diversamente dal solito,
sicché, stando nelle vie adiacenti,
le madri, abituate a riprendere i ragazzi per il baccano e lo scompiglio che creavano,
li>lì
buna > buona
che, un po' felice un po' triste,
:)