La casa sorgeva sulla parte più alta della stretta lingua di terra tra la baia e il mare aperto.
Aveva resistito atre uragani ed era una costruzione solida come una nave. L'ombreggiavano alte palme da cocco piegate dagli alisei, e uscendo di casa dal lato dell'oceano si poteva scendere per la scogliera, traversare la striscia di rena bianca ed entrare nella Corrente del Golfo. A guardarla in una giornata senza vento l'acqua della corrente era blu scuro. Ma quando ci s'immergeva, sopra quella rena bianca e farinosa c'era solo la luce verde dell'acqua, e di ogni pesce grosso si vedeva l'ombra molto tempo prima che quello potesse raggiungere la spiaggia. In quella piccola casa abitava un pescatore sessant'enne di nome Gerald, chiamato da tutti Gerry. Era un tipo strano, baffi lunghi e folti, barba ispida e mal fatta e un grosso cappello di paglia tutto rotto che nascondeva i lunghi capelli sale e pepe; e naturalmente non mancava il suo sigaro sempre tra le labbra. Restava tutto il giorno in casa e usciva soltanto per pescare o per andare a comprare un'altra bottiglia di whiskey al piccolo supermercato della città. Gli piaceva starsene lì sulla sua poltrona di pelle a fumare lasciandosi cullare dal rumore delle onde che si infrangevano sulla spiaggia candida. Ma quello che amava di più era uscire in mare con la sua canna da pesca e aspettare il tramonto, per poi tornarsene a casa per cenare con quei pochi pesci che era riuscito ad acciuffare. La sua barca aveva quasi trent'anni, il bel colore rosso corallo di una volta si era smarrito e il luminoso e liscio legno di Rovere era tuttoruvido e smangiato; ma Gerry non ci pensava nemmeno a comprarne una nuova, teneva davvero tanto a quella piccola barca. L'aveva comprata con sua moglie Katrin, che lo aveva lasciato dieci anni prima. Questa perdita lo aveva cambiato completamente. Non era più l'uomo gentile e divertente e amato da tutti di una volta. Era diventato un uomo solitario, sempre serio e sgarbato. L'unica cosa che lo faceva stare meglio era quel magnifico Oceano, le sue acque cristalline e la sua superficie increspata quasi fosse un manto di seta azzurra da poter sfiorare e accarezzare . Gli ricordava sua moglie, le loro immersioni ad esplorare le meravigliose sfumature di colore dei pesci e dei coralli, i pic-nic sulla spiaggia. "Katrin quanti bei ricordi..." pensava, "già, solo ricordi". Si alzò dalla poltrona e uscì per assaporare un bicchiere di whiskey accompagnato dalla leggera brezza marina che portava con sè qualche nota salata di quelle acque. Poco dopo si accorse che una grande nuvola nera all'orizzonte stava avvicinandosi alla baia. Era in arrivo un altro uragano, lo sentiva nelle ossa, riconosceva quel vento, portava odore di distruzione. Si affrettò a portare al riparo la barca e si chiuse in casa, non avrebbe avuto tempo di arrivare in città con il suo furgoncino lento e vecchio, l'uragano lo avrebbe colto di sorpresa senza lasciargli scampo. Si avvinghiò alla grossa poltrona pregando in silenzio e aspettando l'impatto. Chiuse gli occhi e l'uragano investì la casa con tutta la sua potenza. Penetrò con le unghie nella poltrona, fino a lacerarla poi più niente. Tutto era buio. Si risvegliò dopo chissà quanto sul pavimento, con un grosso bernoccolo in testa. La casa era ancora intera, solo i vetri delle finestre erano andati in frantumi e i vetri erano sparsi su tutto il pavimento. Fortunatamente anche la foto di Katrin era intatta. Andò di fuori, un pò ammaccato, per controllare il casotto degli attrezzi dove aveva messo la barca ma lo trovo fracassato da una palma che gli era caduta addosso. Lo invase un sentimento di smarrimento, poi con le lacrime agli occhi si mise a cercare scavando tra le assi di legno. D'un tratto si sentì un urlo di gioia, Gerry era riuscito a ritrovare la sua preziosa barca. La tirò fuori dalle macerie, era ancora intera! Non riusciva a trattenere l'emozione e si gettò subito in mare, dove lo accolse un sole bellissimo che lo strinse nel suo caldo abbraccio prima di scomparire inghiottito dalle profondità dell'Oceano.
Rovere era tuttoruvido> rovere era tutto ruvido
RispondiEliminapò >po'
trovo > trovò
:)
Grazie! :)
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