martedì 9 aprile 2013

Finché morte non vi separi

"Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo.

"Perché non prendiamo due succhi di frutta, allora? Tu come lo vuoi?" gli chiese Sonia. "Oggi ho voglia di strawberry!" disse Luke col suo accento americano.
Sonia era una giovane ragazza spagnola che nel tempo libero, specialmente d'estate, lavorava nel bar vicino alla stazione per guadagnare qualche soldo extra. Oggi era arrivato dall'America il suo amico di penna (o di e-mail si potrebbe dire) Luke e lei aveva deciso che sarebbe andata al bar, ma non di certo per lavorare; si sentivano da un annetto circa e ormai si conoscevano molto bene e sapevano quasi tutto l'uno dell'altra.
La ragazza andò a preparare il succo alla fragola per Luke e quello alla pesca per lei e poi si sedette:"Fra poco passa il treno che va a Barcellona: perché non lo prendiamo cosí ti mostro un po' la città. Oppure preferisci andare a fare una nuotata al mare?". C'é da dire che Luke e Sonia si capivano cosí bene perché ovviamente il ragazzo studiava spagnolo e non aveva alcuna difficoltà a capirla e a farsi capire. " Vista la giornata, preferirei andare al mare.""Ok! Prima, però, facciamo un salto a casa che devo cambiarmi...e penso che anche tu ti debba cambiare!". Corsero a casa, presero i salviettoni con l'ombrellone e scesero in spiaggia: il caldo arroventava la sabbia e senza ciabatte non ci si poteva camminare sopra; piantarono l'ombrellone, si tolsero i vestiti rimanendo in costume e corsero subito nell'acqua fresca. Andarono insieme al largo nuotando tranquillamente l'uno vicino all'altra e poi si fermarono. Cominciarono a nuotare un po' in profondità con la maschera che si erano portati a presso. Giocavano: giocavano come due bambini, due amici che si conoscevano da sempre; si schizzavano l'acqua addosso, andavano sott'acqua e poi si sorprendevano a vicenda. Dopo due ore e mezza circa tornarono a riva e si coricarono sui teli al sole per asciugarsi: la pelle si raggrinziva e una piccola brezza al tramonto li rinfrescava facendogli venire la pelle d'oca. Verso le 19.00 andarono nel baracchino che c'era in riva al mare a mangiare un buon piatto di pesce. Poi tornarono all'ombrellone: la luna era comparsa alta nel cielo. Sonia stava tremando, cosí Luke l'abbracciò per scaldarla e in quel momento si avvicinò sempre di piú alle sue labbra fino a sfiorale. Fu un bacio lungo, nella calma piú totale: non era presente nessuno in spiaggia e si sentivano le cicale che cantavano una serenata, solo per loro.
Dopo 4 giorni Luke se ne andò, e dopo 10 ricominciò la scuola. Sonia si sentiva felice per le belle, per non dire stupende vacanze appena passate, ma allo stesso tempo percepiva che qualcosa le mancava: Luke forse? In quel preciso istante la ragazza si ripromise che non avremme mai baciato un altro ragazzo dopo di lui.
Sonia continuò a sentirsi via e-mail con Luke, ma non lo rivide mai piú fino a due anni dopo,  quando andò in America per frequentare l'università. (Guarda a caso) frequentavano gli stessi corsi e per un lunghissimo periodo (per non dire tutta la vita) rimasero insieme, inseparabili proprio come si dice quando ci si sposa:" Finché morte non vi separi!"

2 commenti:

  1. PER PROF: non sono riuscita a copiare tutta la traccia che ci ha dato; il mio testo é comunque il suo proseguimento.

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  2. facendogli> facendo loro
    Guarda a caso> Guarda caso

    ;) un po' troppo "fiction"

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