martedì 9 aprile 2013

BINARIO NUMERO DUE

 Le colline che attraversano la valle dell'Ebro erano lunghe e bianche. Di qua non c'era ombra né alberi, e la stazione era tra due file di binari sotto il sole. Contro il fianco della stazione c'era l'ombra calda dell'edificio e una tenda, fatta di filze di tubetti di bambù, appesa davanti alla porta aperta del bar, per tener fuori le mosche. L'americano e la ragazza che era con lui sedevano a un tavolo all'ombra, fuori dell'edificio.
Faceva molto caldo e il direttissimo da Barcellona doveva arrivare di lì a quaranta minuti. Si fermava due minuti in quella stazione e proseguiva per Madrid. "Cosa prendiamo?" chiese la ragazza. Si era tolta il cappello e lo aveva messo sul tavolo. "Fa piuttosto caldo" disse l'uomo “che ne dici di prendere due bibite ghiacciate?”, “perfetto!” rispose la ragazza.
I due si erano conosciuti due anni prima: lui era un giovane imprenditore che, non conoscendo lo spagnolo, si era rivolto alla ragazza che lavorava come traduttrice. Tra i due nacque una bella amicizia, ma quando l’uomo dovette tornare a New York i due si persero di vista.
 Dopo più di un anno per puro caso si ritrovarono nel bar della stazione: l’imprenditore aveva perso il primo treno diretto per Madrid, dove si sarebbe imbarcato su un aereo per tornare negli USA, allora fu costretto ad aspettare il successivo, all’inizio non riconobbe la donna ma quando incrociò il suo sguardo capì che era lei, i suoi occhi erano inconfondibile di un verde smeraldo . Decise così di offrirle da bere per chiacchierare un po’.
I minuti passavano in modo frenetico, un uomo all’autoparlante annunciò l’imminente arrivo del treno ma i due non se ne accorsero e continuarono a parlare come se niente fosse; quando si resero conto di aver perso il treno decisero di andare al ristorante. Passarono una serata molto divertente e piacevole e dopo aver bevuto un annacquato caffè si diedero appuntamento la mattina dopo al binario numero due.
L’indomani si trovarono entrambi al luogo prestabilito e dopo un viaggio che sembrò velocissimo, scesero nella stazione di Madrid, era arrivato il momento dell’addio.
Non sappiamo cosa sia successo, ma fatto sta che l’imprenditore non salì sull’aereo per New York da solo, infatti era accompagnato da una  bellissima donna dagli occhi color smeraldo.

2 commenti:

  1. erano inconfondibile di un verde smeraldo>erano di un verde smeraldo inconfondibile
    treno ma>treno, ma
    e dopo aver bevuto un annacquato caffè si >e, dopo aver bevuto un annacquato caffè, si
    Madrid, era >Madrid: era

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