martedì 2 aprile 2013

La gara di ballo


Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso. 

Jade stava leggendo un libro davanti alla finestra, sorseggiando una cioccolata calda. Quel pomeriggio avrebbe dovuto uscire con le amiche ma probabilmente avrebbero rimandato l' incontro a causa del maltempo. Pioveva ma non molto, era una pioggia...rilassante.  Nel tardo pomeriggio Jade andò a lezione di hip hop. Pioveva ancora ma non faceva più così freddo. Quella sera avrebbero scelto le ragazze che avrebbero partecipato ad una gara di ballo e lei era decisa a dare il meglio di sé. Le ragazze ballavano una ad una e finalmente arrivò il suo turno. Indossava una T-shirt decisamente oversize ,dei pantaloni della tuta e delle sneakers comprate per l' occasione. Era agitata ma nonostante questo ballò meravigliosamente. Dopo qualche minuto la sua insegnante comunicò i nomi delle ragazze vincitrici. Jade sentiva i nomi delle sue amiche e cominciava a perdere le speranze. Il suo stato d'animo era perfettamente rappresentato dal tempo atmosferico: la pioggia oscurava i suoi pensieri positivi, rendendo tutto in bianco e nero.Il suo nome non era ancora stato pronunciato ma improvvisamente l' intensità della voce della sua insegnante superò quella dei suoi pensieri. "JADE" disse l'insegnante. Aveva pronunciato il suo nome! Finalmente tutta l'ansia sparì e nella sua testa smise di piovere e tutto ritornò a colori. Jade si alzò e corse subito verso i suoi genitori. Aveva le lacrime agli occhi, era davvero felice. Dopo tanti anni aveva realizzato il suo sogno.In quel momento non le importava se pioveva o no. Né il freddo né l'inverno la spaventavano. La Primavera dentro di lei era arrivata e questo era solo l' inizio. 

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