“La signora in rosa” di Boldini mi ha colpito
particolarmente, perché esprime il concetto di bellezza femminile come qualcosa
che è al tempo stesso immutabile e in continuo cambiamento.
L’autore è riuscito
a rappresentare la dama nel dipinto in modo da farla sembrare congelata nel
tempo, ma non ferma: è praticamente l’effetto di una fotografia, che cattura un
attimo e lo rende eterno, solo meno banale. Boldini infatti ha dato un tocco
del tutto personale al quadro, dipingendo il vestito della donna come se fosse
avvolto in un turbine di vento, grazie a pennellate rapide, non precise,
giocando su luci, ombre e sfumature. È un quadro che colpisce al primo sguardo, con la sua
apparente semplicità e le sue mille sfumature.
Il Palazzo dei Diamanti è una delle opere architettoniche più
insolite e affascinanti che mi sia mai capitato di vedere. L’edificio, quando è
colpito dal sole, appare ancora più imponente e tridimensionale, a causa dei
giochi di luci ed ombre creati dai decori appunto a forma di diamanti che
presenta sulla facciata principale.
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