PER ASPERA AD ASTRA Classe I B LINGUISTICO Liceo Ginnasio Statale"DANIELE MANIN" CREMONA. (ex allievo agente daniele manin agente blogger)
martedì 2 aprile 2013
Flora.
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso.
In un piccolo appartamento,un operaio s'alzava presto per il suo turno di lavoro. Era assonnato ed infreddolito,e quel tempo non lo invogliava a recarsi alla fabbrica. Ma dalla finestra poteva vedere che qualcosa era cambiato. Tra le tende filtrava un magro raggio di sole che illuminava il grande tappeto persiano che ricopriva il pavimento della stanza da letto.
L'uomo si avvicinò a quella luce fioca,e cercò d'afferrarla con una mano. Essa divenne calda a quell'improvviso contatto,e scatenò una gioia immensa nel cuore.
Da tempo gli abitanti attendevano la primavera. A tutti mancavano quei bei colori,il profumo dei ciliegi,dei peschi in fiore,che erano stati sepolti finora dal lungo inverno.
Le madri si alzavano per preparare gli indumenti puliti ai loro bambini. Riponevano finalmente i cappotti,e gli impermeabili negli scuri armadi di noce,sfoderando abiti più leggeri e variopinti.
I ragazzi sorridevano alle loro fidanzate,donando loro sguardi carichi d'amore accompagnati da splendide rose rosse che dipingevano un lieve imbarazzo sui loro volti splendenti di fresca bellezza.
Gli anziani potevano finalmente respirare aria pulita,godersi una passeggiata nel parco contemplando il luccichio dell'erba ancora umida di rugiada.
Le rondini ,stanche di errare tra le nere nubi,erano pronte a ricominciare la loro vita, e già lavoravano minuziose al nuovo nido.
Si sentiva il vociare d'una nuova speranza,ognuno stava cantando la propria gioia.
In un ospedale poco distante una bimba era appena nata.
Venne chiamata Flora,come un'antica dea romana divenuta poi simbolo della primavera. Insieme a lei erano nati i primi germogli,i primi fili d'erba,i primi sogni d'una vita più felice.
Insieme a lei,era nata la primavera.
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attenta agli spazi dopo le virgole
RispondiElimina:) :)
Bravissima Ale, mi è piaciuta soprattutto l'ultima frase! <3
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminastarò piú attenta :)
RispondiEliminagrazie mille ale :D <3
Davvero bello!complimenti!
RispondiEliminagrazie :)
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