Louis era molto preoccupato per la sua gente, tutte quelle brutte giornate che hanno fatto ritardare i piccoli assaggi di primavera di inizio marzo non erano previste. Non sapevano che avrebbero dovuto aspettare di migrare per tornare nei loro nidi.
Già, Louis è il suo gruppo erano degli uccelli, delle rondini precisamente. Ormai la fame si sentiva: due giorni senza mangiare. Louis era maggiormente preoccupato per le uova che sua moglie Coco aveva deposto appena arrivarono, cioè il 2 marzo: ormai mancava qualche giorno alla schiusa. Tutte le famiglie di rondinotte erano in crisi per la fame : una decina di rondini partita per andare a cacciare del cibo non era più ritornata, forse a causa della pioggia o di incidenti con le costruzioni degli umani. Louis non ce la faceva più a veder soffrire la società di cui faceva parte. Si ritirò per un momento in un ramo di quercia solitario e iniziò a riflettere: ora avrebbe voluto partire lui per cercare del cibo, aveva sì paura di perdere la vita, ma voleva rischiare. Gli umani non lo avrebbero cacciato: con tutta quella pioggia e quell' epidemia di raffreddore e influenza aveva reso il loro umore al minimo. E poi, con tutta quella pioggia, di sicuro erano uscite allo scoperto delle chiocciole e i lombrichi. Avrebbe fatto di sicuro un gran colpo. Alla fine decise: avrebbe rischiato. Andò a dire tutto alla sua famiglia e ai suoi conoscenti per cercare qualcuno che gli desse una mano : si offrirono Robert e Babacar. Si prepararono indossando un "impermeabile" di foglie e rametti legate alle piume per la pioggia che via via stava diminuendo. Partirono.
Iniziarono a fare un giro del loro territorio e riuscirono trovare e portare a casa molto cibo: vermi, lumache , noci sgusciate, bacche, chiocciole. Si allontanarono un po' dalla periferia del loro "paese" lasciandosi alle spalle gli ultimi alberi abitati da loro amici per cercare delle riserve. Da qui iniziarono i problemi: la pioggia riniziò a scrosciare più forte e la nebbia si infittì sempre più. I 3 amici continuarono a rimanere vicini per non perdersi, ma , ad un certo punto, l' "impermeabile" di Robert iniziò a sfilarsi e a rompersi tutto: le sue piume iniziarono a inzupparsi di acqua così da non essere più utili per volare, almeno finché erano bagnate, e precipitò: per sfortuna sua andò a sbattere violentemente contro un masso: morì sul colpo. Gli altri non riuscirono a vedere dove sbattè, ma dal tonfo che si era sentito si capiva subito che era morto. Pian piano acchiapparono qualche bacca e raccattarono qualche pezzo di frutta caduto probabilmente da qualche bambino. Babacar era sceso per raccogliere un bel pezzo di pesca, quando venne sorpreso da una volpe vagabonda, probabilmente anche lei stava cacciando del cibo. Babacar non se ne accorse che ce l' aveva dietro e con una zampata gli ruppe un' ala e, poichè era rimasta paralizzata, fu subito presa in bocca dalla volpe. Louis aveva tirato per niente dei rametti e dei sassolini contro la volpe, non riuscirono a salvare il suo amico. Col cuore infranto, dopo aver perso due amici, iniziò a dirigersi verso casa. Aveva paura di fare una brutta fine pure lui, e per questo cercava di andare il più veloce possibile. Per sua sfortuna, passando sotto un melo, una mela ancora acerba, a causa di tutto quello scroscio e quel vento, cadde proprio sopra Louis, uccidendolo con un colpo. Pure lui ha fatto la fine degli altri eroi.
Mi é venuta la pelle d'oca,non sto scherzando...sembra un testo cosí banale la storia di alcuni uccellini e invece mi é piaciuta tantissimissimo!
RispondiElimina;)
Naah
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