Il sole emerse dalle nebbie sanguigne striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di Marzo giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva da nessuna parte.
Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese. A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso. Nel paese incombeve unsilenzio totale l'unico rumore che si percepiva era il freddo e pungente vento che faceva sbattere le ante delle case contro i muri cosí da creare malinconia e spavento negli abitanti della cittá che non avevano nemmeno il coraggio di mettere la testa fuori dalla finestra per vedere cosa stesse succedendo. Era ormai ora di pranzo, i proprietari delle botteghe che erano stati coraggiosi ad aprire se ne tornarono a casa infreddoliti e con un pugno di farfalle nello stomaco per non essere riusciti a vendere nulla, ma soprattutto erano sconcertati di non aver visto neanche un loro concittadino per le strade. Ormai tutti erano nelle proprie case per mangiare e riposare ed attendere il giorno seguente, il primo giorno di primavera che avrebbe portato secondo loro una nuova luce, cosí d'abbellire il mondo con i raggi del nuovo e splendente sole, ma intanto questo 20 Marzo é il piú freddo degli ultimi 40 anni.
Erano passate cosí in fretta le ore per i poveri negozianti che senza voglia dovettero andar a riaprire i propri negozi, cosí da trascorrere le ore piú brutte della loro vita chiusi in un negozio tutti soli ad aspettareun cliente che non sarebbe mai arrivato neanche se il negozio fosse andato da lui.
Il pomeriggio del 20 Marzo fu il piú brutto per i poveri negozianti che furono costretti a chiudere prima i negozi perché erano stanchi e infreddoliti, ancora una volta la causa delle disgrazie che alle persone é tanto cara é stato il brutto tempo.
I poveri cittadini mangiarono contro voglia andando subito a letto aspettando con impazzienza il solstizio di primavera, cosí da rendere le giornate piú lunghe e piú calorose.
Il giorno dopo tutti i cittadini si svegliarono pieni di intusiasmo, ma la felicitá subito dopo sparí.
é > era
RispondiEliminaimpazzienza > impazienza
incombeve unsilenzio > correggere
aspettareun > correggere
hai ripetuto molte volte la parola negozianti, negozi
;)
ah... dimenticavo:
RispondiEliminaintusiasmo < entusiasmo
Eh si prof ha ragione ho sbagliato
RispondiEliminaHo scritto con il tablet e alcune parole me le ha corrette lui senza che io lo sapessi
RispondiElimina:)
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