lunedì 13 maggio 2013

Nulla è perduto


Era una notte buia e tempestosa; la pioggia cadeva torrenziale - salvo occasionali intervalli in cui era trattenuta da violente raffiche di vento che mi costringevano a richiudere le piccole ali dorate e facendo sì che lacqua mi bagnasse delicatamente il volto,segnato da una smorfia di disprezzo nei confronti delle piccole gocce. Il vento mi trasportava dove voleva.
La legge del vento non si può cambiare,ormai aveva fatto la sua scelta. Mi svegliai allalba; Il cielo era rosso fuoco,da molto lontano si poteva benissimo scorgere il grande sole. Mi trovavo su una gialla foglia di quercia. Era autunno allepoca. Me ne stavo distesa,terrorizzata,spaesata. In quel preciso istante,minteressava solo sapere dove diavolo mi trovavo. Il mio villaggio,il villaggio incantato, era completamente distrutto. La tempesta lo aveva devastato. Laveva lasciato allagato,in disordine. Aveva lasciato un vuoto che necessitava di essere colmato. Non sembrava più il mio villaggio,la mia casa. Cercai di alzarmi e mi misi in volo. Le ali erano bagnate,ma dopo svariati tentativi riuscii ad alzarmi un poco da terra. Sentivo che la polvere magica stava svanendo,non potevo farcela. Non sapevo dove stavo andando,né minteressava saperlo. Volevo solo cercare un altro posto in cui vivere,ormai tutto era perduto. Lunica cosa che in quel momento mi rendeva felice,era volare. Volare significa libertà. Volare è spensieratezza. Mi sentivo così libera,ero talmente assorta nei miei pensieri,che non mi accorsi dei grandi coleotteri che mi inseguivano alle mie spalle. La polvere magica man mano diminuiva ed io mindebolivo. Il ronzio delle ali di quei grandi insetti verdi,pareva sempre più vicino anche troppo. Precipitai. Un po per la stanchezza,per la paura,per la debolezza. Mi sentivo impotente. Non ero altro che uninsulsa fata,priva di qualsiasi dote. Me li sentivo proprio alle calcagna,sapevo di non farcela. Ma quando ebbi perso qualsiasi speranza,lei arrivò. Lei,la regina delle fate del villaggio incantato. Mi aveva salvato la vita. Mi scagliò fra lerba alta di una boscaglia. Svenii. Mi risvegliai,trovandomi accanto la regina che mi accarezzava i lunghi capelli rossi. Labbracciai e mi disse una frase che mai scorderò: Nulla è perduto,io e te riusciremo a ricostruire pezzo per pezzo il nostro villaggio. Mi sentivo una farfalla,pronta per ricominciare un nuovo viaggio,accanto alla mia regina. 


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