Ed erano tutti lì, accovacciati vicini vicini, quasi in cima al Torrazzo per nascondersi dalle vetture dei carabinieri e dagli elicotteri militari che ronzavano e perlustravano tutta la città di Cremona: ormai si sentivano sirene da tutte le parti.
Gli alunni della IBL non erano molto preoccupati sapendo che c' era il grande Alex che li avrebbe salvati, ma dovevano trovare il modo di riuscire a scappare senza farsi scorgere. Come mai si trovavano lì, in una situazione così pericolosa? Ora vi racconterò tutto dall' inizio. Come quasi ogni giorno, Alex Pittari, alunno della classe IBL del ginnasio statale "D. Manin" , dalla bellezza incommensurabile, dalla larga conoscenza e dalla grande sete di sapere, si recò alla Coop, un negozietto vicini alla piazza di Gussola, paese nel quale viveva e vive tuttora. Un piccolo suo difetto era che aveva le dita lunghe: soleva rubare un paio di tavolette di cioccolato, le più costose e che nessuno comprava mai, ogni qualvolta si recava alla Coop. Utilizzava una tecnica che poteva avere due varianti: "l' afferra e infila". O prendeva il cioccolato e , senza farsi vedere, la infilava nei pantaloni nascondendolo con la maglia, o prendeva il cioccolato e lo infilava in un borsello chiudendolo velocemente. Ormai quelle poche persone che lavoravano alla Coop si erano accorti che quasi ogni giorno mancavano delle tavolette, ma non riuscivano mai a cogliere in flagrante chi le rubava. Sfortunatamente per Alex, un giorno, all' addetto del reparto di macelleria venne una buona idea: mettere una microspia in una di quelle tavolette collegata ad un sistema GPS, così da poter rintracciare la posizione della cioccolata rubata. Andava bene a tutti, e così misero in azione il loro malefico piano. L' indomani stava piovendo, e Alex tornò alla Coop in bicicletta, come sempre. Anche quel giorno avrebbe rubati qualche tavoletta: aveva un po' di fame. Così, prese le tavolette, le infilò nel borsello, andò a comprare il pane e uscì come se non fosse successo niente. L' addetto alla macelleria, che si stava annoiando, andò a controllare il GPS e vide che la tavoletta si trovava proprio davanti alla Coop. Andò a chiedere alla cassiera se qualcuno che era appena uscito aveva comprato del cioccolato, e lei rispose di no. Era scattato all' inseguimento: iniziò a correre, ma Alex era già partito in bicicletta e, vedendolo, accellerò e scappò subito a casa. Aveva la testa coperta dal cappuccio della sua giacchetta per la pioggia, quindi il macellaio non riuscì a vederlo bene: lo vide solo di sfuggita quando Alex si girò e si accorse di essere inseguito. La mattina seguente, il 30 maggio, a scuola, Alex, come soleva fare, condivise il cioccolato rubato con i suoi compagni, i quali sapevano che era stato rubato. Mentre lo spezzava, cadde per terra qualcosa di nero e nessuno riuscì a dire cosa fosse: era la microspia. Proprio in quel momento, si sentì un elicottero volare proprio sopra la scuola e, all' improvviso, tre militari penetrarono dalle finestre della classe rompendole, calati giù con una corda: urlavano che sapevano che le tavolette rubate si trovavano lì, e che avrebbero interrogato tutti per vedere chi era stato. Fu un fuggi fuggi generale! Alex e i suoi compagni, che si sentivano complici, correvano via come il vento. Alex cercava di capire quale fosse il posto migliore in cui nascondersi. Riflettendo un po' , si diresse verso la piazza del Duomo: quella sì che è una piazza veramente bella, con il bianco Duomo e il suo grande rosone, il battistero, le cui colonne sono sorrette da leoni, e il maestoso Torrazzo, con tutta la sua grandiosa altezza e il suo crocifisso dorato che splendeva nel cielo. Però, per loro non era il momento di contemplare la piazza, quindi corsero subito all' interno del Torrazzo e salirono le scale più in fretta che poterono, fermandosi quasi in cima. Si sedettero lì per riposarsi e nascondersi momentaneamente. E, finalmente, arriviamo da dove ero partito a raccontare. Riusciranno a fuggire da Cremona, andare a vivere on un altro Stato, farsi crescere barba e baffi per cambiare identità? Oppure verranno catturati? Che faccia farà l' insegnante quando entrerà nella classe vedendola vuota e con i vetri delle finestre rotte? E come farà Alex a sedersi per un mese dopo le frustate di punizione che avrebbe ricevuto? Lo scopriremo nella prossima puntata!
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