martedì 14 maggio 2013

Storm.

Era una notte buia e tempestosa;
la pioggia cadeva torrenziale - salvo occasionali intervalli in cui era trattenuta da violente raffiche di vento che ... facevano sbattere violentemente le imposte dipinte di azzurro della cameretta di Rosa.


La bambina è raggomitolata su sè stessa, le mani premute sulle orecchie, gli occhi serrati ed il piumone tirato fin sopra le orecchie aspettando di udire da un momento all'altro un tremendo boato che, sicuramente, la farà tremare tutta.
Ha sempre avuto il terrore dei temporali; secondo lei è la natura che si rivolta, ma a cosa non lo sa nemmeno lei.
Sa solo che le peggiori rivoluzioni avvengono di notte: il vento sibila furiosamente, le imposte di cielo che le piacciono così tanto quasi si staccano dai cardini per il vento impazzito, ci sono i lampi e i tuoni che la fanno sussultare ogni volta e poi le sembra che tutto urli; persino il silenzio è rumoroso quando c'è il temporale.
Lo scroscio incessante della pioggia, i rami e le frasche degli alberi che creano quel fruscio sinistro, gli scricchiolii... tutto ciò rende Rosa inquieta e ansiosa, tanto che rimane sempre inchiodata al suo letto senza riuscire minimamente a prendere sonno.
Ma la cosa che la spaventa più di tutto sono i vasi di fiori alla finestra: di giorno contengono bellissimi tulipani arancioni, ma nelle notti temporalesche paiono alla bimba mani contorte che si agitano forsennatamente nel tentativo di strapparla dalla nicchia calda e rassicurante del piumone per poi portarla chissà dove.
Rosa sa bene che è solo una sua immaginazione, che quelli rimangono sempre i suoi tulipani, ma nelle notti tempestose non può fare a meno di guardarli ed evocare nella sua mente l'immagine di quelle mani rugose e contorte che la spaventano a morte.
Rosa, dopo tanto tempo, è riuscita a trovare un modo per scacciare le mani: la sua nonna le ha regalato un acchiappasogni blu con delle piume viola bellissime che è capace di afferrare i brutti pensieri e di gettarli lontano dalla sua mente; così adesso non deve far altro che guardarlo intensamente e le mani tornano ad essere solamente dei tulipani.

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