"Mi misi in bocca la quantità di pane che bastava per tre minuti di masticazione, poi ritrassi le mie facoltà di percezione sensoriale e mi ritirai nell'intimità della mia mente, mentre i miei occhi e il mio viso assumevano un'espressione vuota e preoccupata…".
Così iniziava il nuovo libro che mia mamma mi aveva imposto di leggere. Era come tutti gli altri, dopo le prime pagine già mi annoiavo, così cominciai a vagare per il parco, in cerca di qualche distrazione. Il cielo era scuro, le nuvole erano una mandria furiosa che avanzava ed io mi diressi verso casa, sperando di riuscire ad evitare il temporale. Per mia fortuna arrivai in tempo, proprio mentre la prima goccia stava cadendo dal cielo. Mi tolsi le scarpe ed andai in cucina, là mia mamma sedeva in compagnia di un uomo, all'inizio pensai ad un sano malato venuto a dare il suo ennesimo addio, ma mi sbagliavo. Questo signore era venuto a conoscere il mio condominio, ma i miei diffidenti vicini avevano chiuse le porte davanti al pover uomo, che non si rivelò che essere il nuovo prete del paese. Mia mamma era stata più confidente e aveva dato il tempo al signore di spiegare il motivo della sua visita, in seguito l'aveva invitato a cena.
Passai una serata piacevole, il nuovo prete era simpatico e giovanile, anche se era abbastanza avanti con gli anni. Dopo che se ne fu andato, ricominciai a leggere il mio libro, ma i pensieri tristi e deprimenti di quello scrittore non fecero che farmi addormentare.
che mia mamma>che la mia mamma
RispondiEliminapover uomo>poveruomo
più confidente >più fiduciosa