martedì 14 maggio 2013

ESCURSIONE IN MONTAGNA

Era una notte buia e tempestosa;
la pioggia cadeva torrenziale – salvo occasionali intervalli in cui era trattenuta da violente raffiche di vento che… ci stavano terrorizzando.
Questa escursione non sarebbe dovuta andare in questo modo, né per me e nemmeno per i miei due compagni di viaggio, Andrea e Giacomo.
Doveva essere una bellissima, anche se faticosa, gita in montagna di un paio di giorni, tutto qui.
Ora invece eccoci in mezzo a questi boschi senza la più pallida idea di dove ci troviamo e nel bel mezzo di un forte temporale.
Stiamo vagando da ormai cinque o sei ore alla disperata ricerca di un sentiero che ci possa portare verso un riparo.
Andrea, un ragazzo secco come un’acciuga, è una guida esperta, con il suo pizzetto e, le guance arrossate, sembra la copia originale di un alpino, non poteva certo prevedere che il tempo cambiasse così repentinamente.
Giacomo invece è alla sua prima esperienza in montagna, ma in questa circostanza si dimostrato quello che ha avuto più fegato trasmettendoci sempre tranquillità e forza per proseguire il nostro viaggio.
Per quanto mi riguarda, questa non è la mia prima escursione diciamo che posso definirmi un dilettante esperto ma la paura di non riuscire a farcela era tanta.
Non abbiamo né telefoni né ricetrasmittenti con noi, siamo completamente isolati, dobbiamo resistere solo con le nostre forze, non possiamo certo mandare messaggi con un piccione viaggiatore.
Siamo allo stremo, tutti inzuppati stanchi e affamati con il freddo che s’insinua dentro di noi, ma con Giacomo che continua ad incitarti e a chiederci di non mollare.
Finalmente una grotta è lì che troviamo riparo e ci riposiamo, l’indomani sarà una giornata fondamentale per noi, dobbiamo cercare di sfruttare al meglio la luce del giorno per porre fine a questa terribile avventura.
La mattina ci svegliamo tutti e tre nello stesso istante, non ci ha svegliato la luce del giorno, ma tutti e tre siamo sobbalzati quando abbiamo sentito il rintocco delle campane, abbiamo il cuore in gola e la certezza che tutto sta per finire.
Usciamo dalla grotta e verso valle ad alcuni chilometri di distanza, un paesino classico di montagna si mostra con tutto il suo fascino.
La nostra unione e il coraggio che ci siamo fatti l’uno con l’altro, ci hanno permesso di finire in bellezza quello che sembrava una tragica esperienza.
Adesso il sole splende nella valle lo stesso splendore si può vedere nei nostri occhi, quei giorni passati insieme ci hanno insegnato molte cose ma la più importante è l’amicizia che in quella circostanza si è formata tra noi.

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