mercoledì 22 maggio 2013

Il tesoro più prezioso

Quanti viaggi! Eeeh si... essere un'anfora, che cosa magnifica! Partii dalla Sicilia, che terra stupenda! I profumi sono indimenticabili, agrumi, ulivi, che nostalgia!
La luce del Sole mi faceva brillare, l'arancione diventava vivido. Tutti i mercanti che mi prendevano avevano una pelle d'orata, delle braccia forti, possenti. Mi portavano in giro per le città e si lamentavano sempre di quanto fossi pesante. La sera ricordo che sentivo lo scroscio delle acque, che mi cullava e improvvisamente mi svegliava, ero una bambina in quei momenti. Sfortunatamente pochi giorni dopo dovetti ripartire. Giunsi in Campania, a Salerno, il caldo era cocente. Una cosa di cui mi stupii molto fu la gentilezza degli abitanti. Continuavano a ripetere che l'olio che portavo al mio interno era buonissimo. Passorono pochi giorni e ripartii di nuovo. La meta per me era sempre un mistero, a volte tornavo in luoghi già visitati, ma era comunque un piacere! Arrivai in Toscana, spesso passavo da quelle parti, ma ogni volta era sempre un'emozione nuova. Quando scendeva la notte una leggera brezza mi sfiorava e dava sollievo dal calore della giornata. Sfortunatamente eravamo solo di passaggio, e fu l'ultima volta che vidi quella magnifica terra. Due giorni dopo mi trovavo a Cremona, non avevo mai visto quella città, era splendida... 
Era notte quando sentii un fortissimo calore avvolgermi, poi tutto cedette e fu il buio per più di mille anni. Ecco una luce fortissima, e delle mani che mi prendevano in modo spropositamente delicato. Era una ragazza, ma era assai strana.
Infine il mio viaggio finì, ora mi trovo in questa stanza enorme dove di tanto in tanto occhi mi scrutano attentamente, come se fossi il tesoro più prezioso.


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