L'enorme lancetta nera è ancora immobile, ma s'accinge a compiere il gesto di ogni minuto: quel sobbalzo elastico metterà in moto tutto un mondo. La faccia dell'orologio si volterà lentamente…
Eh sì, la faccia dell'orologio si volterà lentamente, purtroppo, mettendo in moto tutto il mondo, il mio mondo.
Era tanto tempo che aspettavo il risultato dell'audizione che avevo fatto per entrare in una prestigiosa scuola di danza. Ero in casa con mia madre e la mia cagnolina, seduta sulla sedia della mia scrivania. Alle 9:30 di quel giorno, il 12 aprile, sarebbero apparsi i risultati sul sito della scuola. Erano quasi due ore che non toglievo gli occhi da quella pagina: era uno strazio!
Non sopportavo più quell’attesa… la mia mente in un tranquillo caos di emozioni, ricordi, ripensamenti … Mi sono allontanata un attimo, giusto il tempo di mangiare un pacchetto di patatine e di ascoltare un po’ di musica dal mio MP3, tanto per far passare il tempo.
Sembrava che la lancetta non si muovesse mai e i miei occhi stanchi e un po' arrossati non si staccavano dall'orologio.
In casa si percepiva un'atmosfera tesa, agitata caratterizzata da un silenzio assordante e rumoroso.
Erano le 9:25, mancavano cinque minuti e io non stavo più nella pelle … Ero agitatissima, sembravo una matta; non stavo mai ferma, continuavo a chiamare mia madre per dirle di raggiungermi nella mia camera.
Tra pochi minuti la mia vita sarebbe cambiata: avrei potuto realizzare il mio sogno di diventare una ballerina o avrei potuto "collezionare" una delusione.
Quando mia madre arrivò era quasi il momento di scoprire l'esito della mia "prova".
Erano arrivate finalmente le 9:30 e, stretta a mia madre, facevo scorrere i nomi delle ragazze che erano state ammesse. L’elenco era quasi finito, ed io non c’ero.. Forse non avevo guardato bene… nelle ultime righe vidi...il mio nome!
Quando mia madre arrivò era quasi il momento di scoprire l'esito della mia "prova".
Erano arrivate finalmente le 9:30 e, stretta a mia madre, facevo scorrere i nomi delle ragazze che erano state ammesse. L’elenco era quasi finito, ed io non c’ero.. Forse non avevo guardato bene… nelle ultime righe vidi...il mio nome!
Avevo superato l’esame! Finalmente potevo riuscire a realizzare il mio sogno!
Abbracciai mia madre forte forte e avvisai subito mio padre. Ero al settimo cielo, i miei sacrifici e quelli della mia famiglia non erano stati inutili.
Finalmente anche la grossa lancetta nera si era mossa, aveva compiuto il suo moto, così come la mia vita, anzi, la mia nuova vita.
Abbracciai mia madre forte forte e avvisai subito mio padre. Ero al settimo cielo, i miei sacrifici e quelli della mia famiglia non erano stati inutili.
Finalmente anche la grossa lancetta nera si era mossa, aveva compiuto il suo moto, così come la mia vita, anzi, la mia nuova vita.
9:30> 9.30
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