In quei giorni continuavo a pensare, se con uno stipendio di poche sterline, sarei riuscito a tirare avanti. Lavoravo presso una fabbrica di tessuti, vicino al Tamigi. Lavoravo dodici ore al giorno, tornavo a casa sfinito. Mi svegliavo alle quattro del mattino e cominciavo a lavorare alle cinque. Nella mia fabbrica, lavoravano anche dei bambini!!! Invece, dovrebbero andare a scuola. Una mattina, salutai con gioia , il mio collega più giovane, Francesco. Era emigrato dall' Italia con la sua famiglia. Ogni giorno, prima di incominciare a lavorare, mi fissava con quegli occhi ciechi , perché non capiva ancora dove si trovava.
Un
giorno gli chiesi:
"Perché
lavori, nonostante la tua tenera età?"
"Lavoro
perché i miei genitori sono anziani."
Quel
ragazzo, lavorava per la sua famiglia e per la loro sopravvivenza, ed era l'unica zattera a cui riusciva ad aggrapparsi.
Qualche
volta, Francesco, si perdeva in un bicchier
d'acqua, si perdeva nel suo mondo, sbagliando l'intreccio della lana. In uno di questi momenti di "svago", arrivò il capo reparto che controllò se andava tutto bene. Quando
si recò vicino alla postazione di Francesco, notò il tessuto cucito male. Il
capo reparto, chiamò il direttore della fabbrica, per sapere se licenziare il
ragazzo o meno. Dopo qualche minuto di riflessione, il direttore disse:"Ho
deciso che sarai licenziato!!!"
"Ma
signore, è la prima volta che sbaglio! Le prometto che non commetterò più
errori del genere!"
"Mi
dispiace, ma la mia decisione è irremovibile!!!"
Qui,
decisi di intervenire, dicendo al capo che era stata tutta colpa mia. Almeno
così, Francesco, sarebbe riuscito a salvare la sua famiglia. Presi le mie cose,
e me ne tornai a casa, stanco ma felice, perché avevo compiuto un gesto davvero
generoso. Negli anni di lavoro ero riuscito a mettere da parte un bel
gruzzoletto. Con i miei risparmi,
riuscii a mantenermi per diverso tempo, nel frattempo cercavo un altro
lavoro. Finché un giorno, il mio caro
amico Francesco, mi bussò alla porta e mi raccontò tutto quello che accadde
dopo il mio licenziamento. Mi disse che mantenendo il posto di lavoro, riuscì a
frequentare l'università di Londra e studiò economia, diventando così, il direttore di una catena di fabbriche
metallurgiche. Mi offrì un posto di lavoro in una delle sue fabbriche, dandomi
come stipendio duemila sterline al mese!!! Io accettai volentieri e il giorno
dopo cominciai subito. Compiendo quel gesto, riuscii a dare un futuro migliore
a Francesco,
di riflesso anche a me stesso.
decisione è irremovibile> decisione è irrevocabile
RispondiEliminale mie cose e me ne
Finché, un giorno, il mio caro amico Francesco mi bussò alla porta
che, mantenendo il posto
diventando, così,
Francesco e, di riflesso,