martedì 7 maggio 2013

Non tutto è perso.

La faccia dell’orologio si volterà lentamente
e mostrerà un mondo nascosto, che nessuno è mai riuscito a scorgere. Un mondo salvo dalla mano devastatrice degli uomini potenti, un piccolo mondo in grado di far provare quella sensazione di comprensione assoluta, visibile solo alle anime pure, a quei tre ragazzi che vivono nella loro artefatta realtà

Ogni volta che la grande lancetta nera segna  la mezzanotte, questo mondo scompare e,  Anna, Giorgio e Marta si sentono come persi. Sarebbero in grado di vagare solitari per ore senza le indicazioni di quel mondo quasi perfetto. Il loro mondo è una bussola, e i ragazzi sono navi da guidare in porto.

Quella realtà li salva dalla triste dimensione in cui vivono, fatta di guerre, di incomprensioni che non verranno mai risolte e di ingiustizie continue. In quel luogo a parte, si sentono salvi e in pace con loro stessi. Nessuno li giudica se sono tre ragazzi di strada, che sono stati abbandonati, in passato, al loro destino. 

In quel loro mondo hanno scoperto la vera felicità, quella che s’instilla nelle persone senza una precisa motivazione, ma che permette di stare bene con se stessi.  Anna, Marta e Giorgio sono solo tre fratelli che godono l'uno della compagnia dell'altro; ma questo a loro basta. Sanno di cosa hanno bisogno e, da quando hanno scoperto quel mondo, sanno che  potranno sempre trovarlo con facilità. 

Qualche volta capita però che dei dubbi possano annebbiare la mente labile di Giorgio. Si perde facilmente tra i suoi pensieri, inizia a torturarsi pensando perché proprio lui e le sue sorelle siano stati abbandonati, quale mai debba essere stato il loro errore... Potrebbe arrivare a farsi del male, ma ci sono Anna e Marta a salvarlo e a trascinarlo di nuovo in quel mondo perfetto. 


Anna, la più grande di tutti, ricorda i primi giorni di solitudine. Riesce perfettamente a rimembrare i momenti in cui controllava i suoi fratelli, guidata da un istinto quasi materno. 
In certi momenti, Anna, avrebbe voluto chiudersi in se stessa, rannicchiarsi in un angolo buio e iniziare a piangere, sfogando tutta la rabbia e la disperazione. 

Marta, la più piccola di tutti, non capisce ancora molto bene quello che succede, nonostante siano passati mesi. La bambina sa che, finché sarà con i suoi fratelli, nulla potrà andare per il verso sbagliato. 

Tutti e tre condividono un grande terrore.

Ogni mattina hanno paura di svegliarsi e di capire che il loro mondo è finito, che da un momento all'altro la realtà è ripiombata silenziosa su di loro, proiettandoli in una realtà triste, creata in scala di grigi.

Ed Ogni mattina, quando sentono le campane risuonare nel cielo, capiscono di essere al sicuro, perché il loro mondo è li ad aspettarli, e potranno apprezzarlo ancora per un altro giorno, in tutti i suoi colori. 

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