Era la prima ora di lezione, stranamente le gemelle Caldera non erano ancora arrivate. Nella 1^B del liceo linguistico Manin era un giorno speciale: le due ragazze non erano mai arrivate in ritardo!
In classe non era ancora entrata la professoressa e naturalmente c'era una gran confusione.
Ad un certo punto si aprì la porta e gli studenti terrorizzati pensarono che stesse per entrare la bidella infuriata o l'insegnate col compito di punizione. Con grande stupore di tutti entrarono Alessia e Nicole, in lacrime, mostrando un violino distrutto. Molti della classe si misero a ridere e allora Alessia prese la parola, invitando tutti a Po, per il "funerale" dello strumento. Difficile spiegare lo stupore delle bidelle nel vedere un'intera classe scappare da scuola senza chiedere il permesso o dare una giustificazione. I ragazzi eccitati dalla fuga camminarono velocemente fino alle rive del Po.
Quando tutti furono arrivati, Alessia sorprese di nuovo tutti, cominciando a dare ordini per la costruzione della "tomba" del violino. Divertiti, tutti si misero a svolgere i loro compiti: chi scavando, chi cercando rami e chi sassolini. Quando la buca fu completata era profonda circa un metro e larga mezzo. Sul fondo misero uno strato di sassolini e sabbia per cercare di impedire all'acqua, al meno per il momento, di bagnare lo strumento. Sopra venne adagiato il violino, con qualche margherita, un po' di foglie e un po' d'erba.
A questo punto, Nicole tirò fuori il suo flauto e cominciò a suonare una melodia triste e malinconica. Tutto il resto della classe cominciò a piangere dal ridere, ma vennero subito rimproverati dalla gemelle che, offese dalla reazione dei compagni, diedero l'ordine di completare la tomba. Carlo e Federico coprirono con i rami la carcassa del violino e, dopo, alcune ragazze ricoprirono tutto con della sabbia. Con i sassi che erano rimasti, Alessia compose la scritta:
Al mio amato
Marino il violino
4/02/2012 - 30/05/2013
Dopo pochi minuti la ragazza scoppiò in un pianto disperato, minacciando di gettarsi nelle acque del fiume.
Il suo migliore amico, Federico, dispiaciuto nel vederla così triste prese una decisione e senza dire niente se ne andò. Tornò dopo un'oretta con un pacco e andò verso Alessia e glielo porse. Con gli occhi lucidi la gemella aprì il regalo e trovò solo un biglietto, con scritto che il ragazzo le sarebbe stato sempre vicino, anche in un momento così difficile.
Tutte la classe decise allora di offrire ad Alessia il pranzo al ristorante cinese in viale Po, così per tutto il giorno, i ragazzi non pensarono ai guai che avrebbero passato i giorni seguenti a scuola per la loro fuga.
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