martedì 21 maggio 2013

L'epigrafe

Era un giorno come gli altri nel palazzo della famiglia dei Lavi.

Tutti avevano qualcosa da fare.I servi svolgevano i loro ordini consuetudinali.I figli dell'Imperatore giocavano liberi in giardino e la moglie si apprestava alla tessitura. Intanto l'Imperatore si reca ai Comizi Centuriati per decidere sulla propria espansione. Viene accolto con benevolenza da tutti i componenti dell'assemblea, poi si sedette. Non appena incominciarono l'assemblea seppe subito da un suo consigliere che un popolo sconosciuto venuto dal Medio Oriente voleva sferrare un potente attacco alla città questo pomeriggio. L'Imperatore disse subito ai suoi generali,senza indugi,di preparare tutte le truppe e di circondare l'intera città di soldati.Il popolo fu raccomandato di restare ai ripari. Il popolo fece subito irruzione nei centri urbani, era più determinato e volenteroso di vincere a tutti i costi. Invece le truppe dei Romani cedevano,le prime linee erano totalmente scoperte e i soldati non riuscivano a sferrare attacchi decisivi.Tutto quel rumore di pianti e di grida scatenò la rabbia del popolo.Tutti uscirono dalle loro case per combattere gli intrusi.Persino la famiglia dell'Imperatore si aggregò a loro.Ora la battaglia era diventata un incubo, ma nonostante tutto, quei pochi soldati forti e valorosi riuscirono a sottomettere il popolo nemico.Finita la battaglia ci fu la raccolta delle vittime, che poi riceveranno le onoranze funebri.In un ammasso di soldati vennero trovati i corpi senza vita dell'Imperatore e di tutta la sua famiglia.Durante le onoranze funebri scolpirono nel marmo i loro volti e li sistemarono nel centro della città. Era l'EPIGLAFE dedicato al grande Imperatore romano, così che venga ricordato nei secoli.

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