martedì 21 maggio 2013

Io vagabondo

Stavo andando al mercato per cercare di vendere le ultime cianfrusaglie che erano rimaste nel mio magazzino (un carretto carico di alcune caraffe, brocche e di recipienti in terracotta e bronzo).
Sono un mercante-vagabondo: non ho una casa e non ho una famiglia; vivo di vendita e fortunatamente vendo molto. A volte non so neanche quanto può valere veramente un oggetto, così lo vendo ad un prezzo bassissimo, tanto che gli altri commercianti ridono e si fanno beffe di me.
A me, comunque, interessa solo poter mangiare una o due volte al giorno e sopravvivere al mondo esterno. Una volta  ho rischiato di farmi rovinare da un uomo che voleva comprare due delle mie brocche di bronzo. Sembrava molto ricco, soprattutto dall'abbigliamento; normalmente non mi fido molto dei ricchi perché cercano sempre di fregarmi. Quando arrivò davanti alla mia bancarella mi diede un'occhiata maligna e, senza salutare, mi chiese quanto costavano due delle mie brocche.
Io dissi il prezzo e lui, immobile e freddo, mi diede il denaro. Quando mi girai per dargli il resto...non c'era più. Mi voltai verso il viale dal quale era venuto e notai che, oltre alle brocche aveva portato via anche un altro vaso! Ero furioso, arrabbiato … detesto le persone che si prendono gioco di me… Iniziai a correre più forte che potevo. Ad un certo punto, quasi alla fine del viale, lo fermai e mi feci ridare il mio vaso. Quando tornai al banchetto, però, i guai non erano ancora finiti: le gazze ladre, quell'odiosa specie di volatili, si erano portare via le mie tre posate d'argento...ero davvero rovinato! Ora, invece, sono ancora più "ricco" di prima e non dovrò più preoccuparmi delle gazze ladre o di rincorrere i clienti, perché d'ora in poi ci penserà il mio nuovo e unico miglior amico: il mio cane!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.