Era il 69 a.C., il sole iniziava a scomparire e la sera stava prendendo il posto del dì, la popolazione che abitava Cremona stava tranquillamente tornando alle abitazioni dopo una lunga giornata di duro lavoro, ma nell’aria si sentiva che qualcosa sarebbe presto accaduto.
Era inspiegabile l’atmosfera che si respirava quella sera , le sentinelle che erano appostate alle porte delle città erano più in allerta che mai, ma per non destare alcun timore ai cittadini tentavano di mantenere la calma. Era stato avvistato l’esercito di Vespasiano non lontano da Cremona ,perciò le sentinelle erano state avvisate e gli era stato ordinato di lanciare l’allarme al minimo segnale d’attacco.
La notte era ormai inoltrata ed era tutto tranquillo, alle
prime luci dell’alba le guardie iniziarono a pensare che il pericolo era ormai
passato, e si rilassarono. Ma fu proprio
in quel momento che furono colti di sorpresa: numerose frecce colpirono le
sentinelle, che non riuscirono ad avvertire il piccolo esercito che la città
era riuscita a metter insieme. Così i soldati nemici riuscirono ad aprire le
porte della città e a darle fuoco.
Dopo cinque giorni l’incendio
cesso, ma tutto era ormai sparito: le case dei contadini, il mercato, le
strade, il piccolo acquedotto, perfino la casa più bella della città.
Era situata non molto lontano dalle mura e per questo bruciò
insieme a tutto il resto. Era costituita da enormi stanze con pareti decorate
con disegni che erano ispirati all’antica arte Egizia. Ogni sala era arredata
in modo raffinato, ma la cosa migliore di tutta quella villa erano i pavimenti.
Erano pregiati e fatti da piccolissime
tessere colorate che formavano splendidi disegni che riproducevano
alcune scene dell’epica e della mitologia greca e anche motivi floreali che
ricordavano un prato fiorito. Erano talmente belli che a un primo sguardo
potevano sembrare dei dipinti.
Ma dopo il grande incendio niente di tutto questo
esisteva più, la costruzione era brucata e rimaneva solo un cumulo informe di
macerie. I muri erano crollati e i pavimenti erano ridotti in migliaia di frammenti
che sarebbero poi stati dimenticati e usati magari come base di costruzione.
Del suo antico splendore non rimane più nulla, ma la storia
di quei pezzi di pavimento, se saranno mai riportati alla luce, sarà interessante
e affascinerà moltissime persone.
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