Era una notte buia e tempestosa;
la pioggia cadeva torrenziale - salvo occasionali intervalli in cui era trattenuta da violente raffiche di vento che piegavano tutti gli alberi come fossero carta. Io stavo la sotto... già, l'acqua é proprio umida.
Ogni tentativo di non bagnarmi era fallito, completamente. Indossavo stivali, impermeabile, avevo l'ombrello e non era uno di quegli ombrelli striminziti, che a dircela tutta non usiamo nemmeno come ombrelli d'emergenza, ma piuttosto per non far pensare alle persone che siamo talmente stupidi da non aver preso con noi un ombrello nonostante i tuoni, tigri che ruggiscono nella foresta di nubi cupe. Perché quegli ombrellini non riparano da niente! Comunque, io avevo un ombrello da spiaggia, enorme e trasparente. Adoravo quell'ombrello, l'avevo comprato proprio in vista della mia vacanza a Londra e l'avevo scelto trasparente perché il fatto di non vedere se alzo lo sguardo sotto l'ombrello mi fa sentire più bassa, un nano insomma. Andò distrutto. Il vento lo squarciò. Però continuai imperterrita la corsa verso il mio albergo, ma dovevo tener conto di tre cose:
- sarei tornata fradicia
- il giorno seguente sarei rimasta in albergo con la polmonite
- non dovevo minimamente pensare di mettere piede in uno dei pub, c'erano troppi uomini e inoltre ero sola come un cane, cosa che odio.
Camminavo lanciando certe tristi occhiate al mio compagno di sventura, che si era aggrappato al mio braccio come supplicando di trascinarlo fino a casa, ma visto che mi dava davvero sui nervi lo lasciai al suo triste destino, gettandolo in un cestino. Starete pensando " potevi prendere un taxi!", si un taxi... ma si da il caso che io abbia il terrore dei tassisti! Voglio dire per una che non conosce il luogo, e che non parla inglese come me é un po difficile capire se il tassista voglia uccidervi o portarvi semplicemente a casa. Forse la mia paura é aumentata da quando ho guardato Taxi driver e Il collezionista di ossa (mi riferisco a quando rapisce i due all'inizio). Comunque non prenderò mai un taxi, soprattutto quando sono sola! Intanto la pioggia era diminuita, scendeva finissima, sfiorava il mio viso e io odio quando piove così perché non sai mai se aprire o no l'ombrello, non sai se uscire o meno, però non era il mio caso, io non avevo l'ombrello e per di più ero già fuori casa. Ecco finalmente il mio albergo. Non pioveva più ed ecco che la luminosa Luna sbiadita senza forze cercava di tagliare le nubi. Non commento nemmeno il fatto che appena giunta a destinazione aveva smesso di piovere, credo che sappiate come ci si senta, traditi da madre natura! Presi le chiavi, salii a piedi le scale. Entrai e la mia amica amica Beatrice stava dormendo. Avrei dovuto ascoltarla quando prima che uscissi di mi disse di non andare al cinema perché al ritorno la fine pioggerella si sarebbe trasformata in un diluvio. Ha sempre maledettamente ragione! Andai in doccia, (come se non ne avessi già avuta abbastanza di acqua) poi finalmente andai a letto, e Bea disse:" Umida eh la pioggia?"
si un taxi... ma si da il caso>sì un taxi... ma si dà il caso
RispondiEliminapo >po'
... io avrei ucciso Bea...