2057 d.C.

L' enorme lancetta nera  è ancora immobile, ma s' accinge a compiere il gesto di ogni minuto: quel sobbalzo elastico metterà in moto tutto il mondo.
La faccia dell' orologio si volterà lentamente, le campane suoneranno all' impazzata per l' ultima volta, ma per gli abitanti della Terra probabilmente non sará l' ultima volta che le sentiranno. Ormai era arrivata la fine: il livello di anidride carbonica nell' aria era arrivato a quantità elevatissime, rendendo l' aria quasi irrespirabile e peggiorando la situazione riguardante l' effetto serra, i ghiacci polari erano quasi pressochè inesistenti, di conseguenza da un momento all' altro la terraferma sarebbe stata sommersa del tutto. La foresta amazzonica venne dimezzata per costruire nuove reti stradali e gli indigeni ne avevano bruciata gran parte per rendere fertili con le ceneri i campi, quindi ormai il polmone verde stava andando a farsi benedire. Ormai sono tutti pronti: con gli ultimi modelli economici di navicella spaziale possono partire anche quelli meno abbienti e, comunque, erano aiutati economicamente anche dallo Stato. Partiranno per quel pianeta, quasi identico alla Terra, che fu scoperto nel 2013: piuttosto distante, ma di sicuro sarebbe stato un bel posticino. E almeno, non sarebbero stati compiuti gli errori che sono stati compiuti negli ultimi 200 anni: tutto sarebbe stato un amico della natura. Valigie in macchina,  breve controllatina per vedere se si ha preso tutto, e si parte: tutte quelle astronavi erano uccelli migratori che si trasferivano da un posto meno ospitale a uno più adatto ai loro bisogni. Arrivati sulla "Terra 2", tutti erano stupiti a causa della somiglianza con la vera Terra: l' adattamento sarebbe stato facile. Per un piccolo lasso di tempo avrebbero vissuto nelle navicelle, intanto che tutto veniva costruito con materiali eco-compatibili o poco inquinanti con l' aiuto dei potenti robot. E tutto sarebbe risorto, come il Sole che muore la sera e rinasce all' alba.