Il sole stava per scomparire dietro le altissime cime delle immense palme piumate, fra un mare di fuoco che arrossava le acque del fiume, facendole sembrare bronzo appena fuso, mentre a levante un vapore violaceo, che diventava di momento in momento più fosco, annunciava le prime tenebre.
Un uomo stava ritto sulla riva, appoggiato al fusto d'una giovane palma.
Per terra, al suo fianco, c'era una tovaglia con sopra delle briciole, una bottiglietta d'acqua finita e un cellulare. La tovaglia aveva dei buchetti qua e la, da cui molti insetti sbucavano fuori e da cui scomparivano dopo essersi procurati una briciola.
L'uomo si era seduto all'ombra della parma e appesantito dall'abbondante cena si stava addormentando. Dietro di lui un altro mammifero stavo progettando il furto. Passarono pochi minuti ed entrò in azione: veloce e furtiva scese dall' albero e prese il telefono, poi corse via lungo il fiume. Svegliato dal movimento della palma, l'uomo, anche se poco lucido, si alzò fulmineo e cominciò l'inseguimento della stupida scimmietta e del suo cellulare. Ad un certo punto la scimmietta si fermò e all'uomo parse di essere guardato con aria di sfida (cosa improbabile, era solo una scimmia!). Convinto che i suoi guai fossero finiti fece l'ultimo passo per raggiungere la ladra, ma proprio mentre le sue mani la stavano per sfiorare il sacco di patata cadde nella trappola dell'astuto animale: si ritrovò bloccato in una buca stretta quanto la larghezza delle sue spalle. Guardò in alto ma l'unica cosa che riuscì a vedere fu il posteriore della sua nemica allontanarsi.
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RispondiEliminama, proprio mentre le sue mani la stavano per sfiorare,il
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